Borgaro e le “Buone Pratiche di Felicità”


Il libro sul tema, scritto dalla borgarese “di adozione” Elisa Amprimo, è stato presentato nel pomeriggio di sabato 1° ottobre a Cascina Nuova. Una serie di riflessioni e suggerimenti per ricercare il bello nelle piccole cose e lavorare su noi stessi.

di Giada Rapa

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È iniziata con un monologo sulla vita tratto dal film “Il Curioso Caso di Benjamin Button” la presentazione del libro “Buona Pratiche di Felicità” della borgarese “di adozione” Elisa Amprimo. Un monologo che vuole trasmettere l’idea del cambiamento, di cercare di voltare pagina se quello che stiamo vivendo e che non ci piace più.

A intervistare l’autrice -alla sua seconda presentazione dopo quella a Bussoleno, suo paese d’origine- è stata la Psicologa del Lavoro e amica Stefania Scuteri: una donna che a 34 anni ha deciso di iscriversi all’Università -dove a conosciuto Elisa- per cambiare la propria vita. E un periodo di forte cambiamento ha anche spinto Elisa Amprimo a iniziare a scrivere quest’opera, frutto di una serie di riflessioni personali. In quel momento ci trovavamo in lockdown, e lei stava affrontando la positività al CoVid, il suo ruolo di neo-mamma e la possibilità di una variazione lavorativa. Iniziato in questo periodo, il libro è stato ripreso un anno più tardi, dando conferma all’autrice di una caratteristica che già conosceva di se stessa: la determinazione. “Scrivere mi ha aiutato a capire tanto di me stessa. La scrittura aiuta moltissimo, perché consente di tirare fuori quelle emozioni che non si riescono a esprimere e a condividere” ha spiegato, raccontando anche come il libro si nato in maniera spontanea, come una sorta di diario.

Cercare un altro punto di vista. Sapere che non è mai troppo tardi. Essere in grado di vivere il presente. Cogliere il lato positivo anche nelle difficoltà. Sono questi alcuni dei messaggi che Elisa Amprimo vuole trasmettere attraverso il suo lavoro. Messaggi difficili da cogliere al primo impatto, “perché spesso è più facile essere arrabbiati e dare la colpa agli altri”. “È importante indossare le lenti giuste e cogliere la ricchezza di ciò che ci succede nella vita. Provare a fermarsi, guardarsi allo specchio e porsi delle domande per darsi una consapevolezza è il primo passo verso il cambiamento” ha continuato l’autrice, la quale ha anche ribadito la necessità di non pensare eccessivamente al futuro.

Dopo un confronto con il pubblico presente presso la Sala Conferenze di Cascina Nuova, la presentazione si è conclusa com’era iniziata, ovvero con la citazione di un film. La pellicola in questione è stata però “Yes Man”, con l’invito dell’autrice di non avere paura di uscire dalla nostra confort zone.


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