In un’affollata Villa Tapparelli, l’attuale sindaco ha riconfermato la sua terza candidatura davanti a “tanti amici”. La lista civica di destra-centro-sinistra ha indetto una conferenza stampa per presentare il proprio capolista, il quale però ha disertato l’appuntamento. Dopo le dimissioni del segretario, il circolo dem studia il da farsi.
di Giada Rapa
Continuità e rinnovamento sono stati i punti cardine che hanno caratterizzato le campagne elettorali di Claudio Gambino. Quella che si prepara ad affrontare per la terza volta, in vista della tornata elettorale dell’8 e 9 giugno, non fa eccezioni, miscelando esperienze consolidate a nuove idee. Per questo motivo, nella serata di lunedì 8 aprile, di fronte a “un folto gruppo di amici” ritrovatisi a Villa Tapparelli, la figura di Gambino è stata introdotta dal vicesindaco Fabrizio Chiancone – che ormai da 15 anni condivide con Claudio il percorso amministrativo, definendolo “uno uomo che crede nella buona politica per migliorare la vita dei cittadini – e da Roberta Di Siena – in rappresentanza di coloro che hanno scelto per la prima volta di intraprendere questo percorso – desiderosa di rendersi utile per la città.
Durante la serata non sono trapelati altri nomi che comporranno la Lista Gambino, il cui slogan è Continuiamo Insieme. Il sindaco, nel suo intervento, ha ricordando quanto fatto in questi 5 anni e i progetti che saranno messi in campo per il prossimo futuro, rimarcando con forza la sua scelta di essere stato un sindaco a tempo pieno, sempre vicino alle persone. Non poteva quindi mancare un riferimento agli avversari politici, alcuni dei quali hanno lavorato al suo fianco fino a poco tempo fa. “In questa campagna elettorale non mi sentirete parlare male di loro: il nostro intendo è di andare dai nostri cittadini e parlare in positivo, spiegando loro la nostra visione della città. Vedere questa sala piena ci riempie di entusiasmo e ci dà la forza per andare avanti” ha concluso Gambino..
ANCORA SENZA CANDIDATO SINDACO LA LISTA CIVICA DI DESTRA-CENTRO-SINISTRA – Dopo settimane di riflessioni e tergiversazioni, la lista che vuole essere alternativa a Gambino sembrava pronta ad annunciare il proprio candidato sindaco, ovvero Paolo Massa, attuale consigliere comunale e membro del Circolo PD locale. Una scelta che pareva facilitare il convergere delle diverse anime che andranno a comporre la coalizione, ma che all’ultimo momento non si è concretizzata perché Massa martedì 9 aprile non si è presentato alla conferenza stampa indetta per la sua presentazione. “Una Lista civica – hanno comunque spiegato Cristiana Sciandra, Luigi Spinelli e l’ex senatore Giuseppe Vallone – dove chi ha scelto di mettersi in gioco lo ha fatto spogliandosi delle proprie ideologie politiche, per creare un gruppo affiatato che possa davvero lavorare per il bene del paese”. Un percorso condiviso, insomma, su diverse problematiche, al fine di “creare i presupposti per tornare alla democrazia vera, quella che oggi manca a Borgaro” e dare finalmente proposte e prospettive. “Il mio sogno – ha aggiunto Vallone – è quello di arrivare alla competizione elettorale con sole due liste, la nostra e quella di Gambino, per permettere ai cittadini di fare una scelta più tranquilla senza disperdere i voti della collettività”. Ma anche per cercare di arginare la costante disaffezione alla politica.
CAOS NEL PD, CHE POTREBBE LAVORARE AD UNA TERZA LISTA – Come detto, Paolo Massa al momento ha scelto di non candidarsi con la coalizione delle larghissime intese. Un passo indietro, conseguenza delle dimissioni, la mattina stessa del 9 aprile, del segretario del circolo PD Antonio La Luna, che qualche giorno prima aveva comunicato di non appoggiare Gambino e siglato un accordo con Vallone, senza però fare i conti con i propri iscritti che non hanno avallato la decisione. Improbabile, a questo punto, la presenza di esponenti dem nella lista che vorrebbe essere alternativa all’attuale sindaco. “Nella vita per fare scelte comunitarie ci vogliono le palle e qualcuno non le ha avute” ha commentato con amarezza Sciandra, spiazzata come i suoi colleghi dalla decisione improvvisa e consapevole di aver “ceduto il fianco” agli avversari“. “Nonostante questo intoppo – ha concluso la consigliera comunale di minoranza – il progetto va avanti e a chi si chiede se visioni politiche così diverse possano causare diatribe interne la risposta di Spinelli è stata ben chiara: “le linee guida le determina il programma, non ci sono margini di spostamento. Non è prevista variazione, quindi non ci saranno discussioni. La nostra storia politica diversa, ma non la visione del bene comune”.