Mobilità alternativa e sostenibile: sul territorio si fa ancora molto poco


BORGARO/CASELLE/MAPPANO – I continui sforamenti dei limiti consentiti di polveri sottili nell’aria non fanno ormai più notizia. Sul fronte del traffico veicolare i comuni si arrabattano con misure più o meno utili per contrastare questa criticità, e per non perdere consensi, ma molto lavoro deve essere ancora svolto.

di Alessia Sette e Giada Rapa

Leggendo la definizione dal sito Wikipedia, “l’espressione mobilità sostenibile indica delle modalità di spostamento (e in generale un sistema di mobilità urbana) in grado di diminuire gli impatti ambientali sociali ed economici generati dai veicoli privati”. Un termine che viene frequentemente utilizzato, e abusato, da molti rappresentanti politici per affermare che c’è la loro attenzione a rendere maggiormente vivibili le città, anche se spesso, tranne rari casi, si tratta di pochi palliativi rivolti a creare meno problemi ai cittadini per non scatenare proteste e perdite di consenso. Le mobilità alternative rappresenta invece un punto chiave di ogni comunità per mantenere le città più pulite e spesso richiedono decisioni e scelte risolute a volte anche impopolari. Nel nostro piccolo abbiamo svolto una breve focus sull’argomento, concentrando lo sguardo su Borgaro, Caselle e Mappano.

CASELLE: PEDIBUS E MEBUS DA POTENZIARE – “In merito alla mobilità sostenibile, in città sono attive alcune misure, mentre altre sono in fase di studio” Il Sindaco Luca Baracco esordisce in questo modo per rispondere alle nostre domande sul tema. “Da anni promuoviamo il Pedibus per educare i più giovani ad andare a scuola a piedi e proprio poche settimane fa abbiamo aderito al bando del Ministero dell’Ambiente per la Mobilità Sostenibile Casa-Scuola e Casa-Lavoro all’interno del quale abbiamo inserito lo sviluppo di questa pratica. In fase di potenziamento anche il servizio di trasporto pubblico a chiamata “MeBus” (attivo anche a Mappano e Borgaro, ndr), attraverso la realizzazione del tratto di marciapiedi di collegamento tra Caselle e Borgaro nella zona Bennet. È prevista poi – continua il Sindaco – la realizzazione di un Bike Park per lo stallo delle biciclette sul territorio comunale e una parte di educazione civico-stradale nelle scuole. Inoltre, nell’ambito della riorganizzazione di via alle Fabbriche, è prevista la realizzazione di alcuni km di pista ciclopedonale che si connetterà sia con il percorso dello “Sturing“, ossia la pista lungo la Stura tra Borgaro e Lanzo, sia con la pista che porta a Venaria da una parte e ai percorsi di “Tangenziale Verde” dall’altra, verso Settimo”. Rammarico è invece espresso dal consigliere Filippo Elia, delegato dal Sindaco presso il Consorzio Net, sul tema della mobilità, a riguardo del Car Sharing. “Il servizio, sia a Caselle e sia a Mappano, non è mai decollato e le attuali difficoltà economiche del gruppo (in liquidazione, ndr) non hanno permesso una strategia di informazione che vista la novità era necessaria”.

A BORGARO SI ATTENDE LA REALIZZAZIONE DEL SOTTOPASSO DI CORSO GROSSETO – Sui provvedimenti rivolti alla mobilità alternativa la città non è particolarmente all’avanguardia. Sono infatti quasi nulli i progetti che favoriscono le buone e salutari pratiche legate allo spostamento dei cittadini all’interno del territorio. “L’unico progetto su cui stiamo lavorando è quello di una linea pubblica che unisca i comuni dell’Unione NET” spiega il Sindaco Claudio Gambino. Il progetto, chiamato IntraNET, è stato presentato proprio dall’Unione nell’ambito del Programma Sperimentale Nazionale di Mobilità Sostenibile Casa-Scuola e Casa-Lavoro. “Inoltre stiamo aspettando che venga finalmente realizzato il sottopasso di corso Grosseto che permetta di sviluppare la piena potenzialità della ferrovia Torino-Ceres, che si configura come la nostra reale mobilità sostenibile. Questo dal momento che il vero flusso del traffico è verso il capoluogo” conclude il Sindaco.


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Giovanni D'Amelio