Le motivazioni legate alle dimissioni del consigliere Franco Zaccone non hanno convinto le opposizioni, che più volte hanno chiesto delucidazioni su una sua possibile condizione di incandidabilità.
di Giada Rapa
Numero di giugno di SullaScia.net LEGGI IL GIORNALE / SCARICA IL GIORNALE
Il primo Consiglio Comunale di una neo-amministrazione eletta dovrebbe essere un momento meramente tecnico -per l’adempimento degli obblighi istituzionali– ma anche occasione per dare il benvenuto ai nuovi membri e auspicare la collaborazione tra maggioranza e opposizione per i prossimi 5 anni. Ciò in via teorica, perché l’assemblea di Caselle ha dimostrato uno scenario ben diverso.
Dopo gli auguri da parte della mini-Sindaca Paola Simoniello, gli animi si sono surriscaldati già al primo punto all’Ordine del Giorno, ovvero la convalida del Sindaco e dei consiglieri eletti. Motivo principale del dibattito le improvvise dimissioni del consigliere Franco Zaccone -Mister Preferenza con 408 voti personali- arrivate qualche giorno prima la convocazione dell’assise. Perché, mentre la maggioranza parla di “motivi personali”, in piazza corre voce di incandidabilità del soggetto. Come se non bastasse, anche dai documenti si evince poca chiarezza, dal momento che il numero di protocollo con l’accettazione della carica di consigliera da parte di Antonella Cardascia, prima non eletta, risulta antecedente alle dimissioni di Zaccone. Punti poco chiari che hanno spinto l’ex Sindaco, ora consigliere di opposizione, Luca Baracco a chiedere -incontrando il favore dei colleghi, ma non quello della maggioranza- di sospendere il Consiglio al fine di evitare l’approvazione di atti che potrebbero rivelarsi nulli. Una discussione animata, che ha anche originato un poco edificante scontro tra il capogruppo di maggioranza Salvatore Messina -al quale il sindaco Giuseppe Marsaglia ha anche tolto la parola- e i consiglieri Endrio Milano e lo stesso Baracco.
Dopo l’approvazione del primo punto con i voti della sola maggioranza, il Consiglio è proseguito più o meno tranquillamente per quanto riguarda le successive approvazioni, in primis le surroghe di Roberto Turletto al posto di Massimiliano Turra e della già accennata Cardascia al posto di Zaccone. Approvate -con il voto favorevole del consigliere Milano- anche le Linee Programmatiche del mandato del neo-sindaco. È poi seguita la comunicazione della Giunta, con le seguenti deleghe: Giuliana Aghemo, Vicensindaca, assessora alle Attività Economiche, alle Associazioni e alla Cultura; Paolo Marchetti assessore a Informatizzazione, Politiche Giovanili, Terza Età e Sport; Gerlando Montà, delegato alla Casa, alle Pari Opportunità e alle Politiche Socio-Assistenziali; Antonella Passaretti, assessora all’Edilizia Privata e Pubblica, al PNRR e Finanziamenti e alla Programmazione e Pianificazione Territoriale; Stefano Sergnese, con delega all’Agricoltura, all’Ambiente, all’Igiene Urbana, ai Lavori Pubblici, ai Trasporti, ai Servizi Cimiteriali e al Verde Pubblico. Rimangono in carica al Sindaco Anagrafe e Personale; Aree Strategiche e Aeroportuali; Bilancio; Infrastrutture; Istruzione; Marketing Territoriale e Polizia Locale. Designati anche i rappresentati all’interno dell’Unione NET -Sonia Fava e Salvatore Messina per la maggioranza e Luca Baracco per l’opposizione- e i capigruppo delle diverse Liste: Messina per la maggioranza, Andrea Fontana per Caselle Futura, Paolo Gremo per Caselle per Tutti ed Endrio Milano per Progetto Caselle 2027.
L’assise si è conclusa con la designazione del Presidente del Consiglio nella persona di Giovanni Isabella e del Vicepresidente in quella di Fontana. Alla votazione non hanno partecipato i consiglieri Baracco e Paolo Gremo: pur ritenendo Isabella persona competente per svolgere tale ruolo, istituire tale carica in questo particolare momento storico appare uno spreco di denaro pubblico.