Caselle: l’incontro della Commissione Pari Opportunità causa non poche critiche


Molto duro il consigliere comunale di minoranza Endrio Milano, che ha fortemente contestato la scelta di riunire la commissione alla presenza dei soli componenti di maggioranza.

di Giada Rapa 

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“L’amministrazione e la maggioranza consiliare che la sostiene ci hanno dato un’altra lezione di gentilezza applicata” ha scritto, con una pungente ironia, il consigliere di opposizione Endrio Milano per riportare un avvenimento che ha avuto a che fare con la convocazione della Commissione Pari Opportunità.

Quest’ultima, infatti, dovendosi riunire in vista dell’appuntamento dell’8 marzo per la Giornata Internazionale per i Diritti della Donna, ha scelto una data, quella del 24 febbraio, alla quale hanno potuto presenziare i soli componenti della maggioranza. Le esponenti delle opposizioni –Jessica Coffaro, Marina Frangiacomo e Angela Grimaldi– avevano già comunicato l’impossibilità a partecipare in quel giorno per una serie di motivazioni, chiedendo quindi di indicare un altro momento. Cosa che, ovviamente, non è avvenuta, portando il consigliere Milano a scrivere al Consiglio Comunale prima e un comunicato stampa poi per evidenziare quanto accaduto. Perché non solo le consigliere di opposizione, alla richiesta di spostare la convocazione si sono sentire rispondere picche -ma sempre, sottolinea Milano, con “gentilezza”- ma lo stesso consigliere di Progetto Caselle 2027, inoltrando la stessa richiesta, ha ottenuto riscontro negativo e “un atteggiamento niente più che di arroganza gratuita”.

A rispondere a Milano è stato l’assessore Gerlando Bontà, in quale ha affermato che da circa due/tre settimane si stava cercando di trovare un accordo -non raggiunto- proprio sulla data in questione e che la Presidente, visti i progetti che si intendono presentare a breve, “è stata costretta a convocarla per il 24 febbraio”. Mi dispiace per le assenze, ma se su quattro date messe a disposizione non c’è stato un accordo e la data dove c’era maggior presenza era quella del 24, si è deciso di convocarla secondo i tempi stabiliti dal regolamento” ha replicato ancora Bontà, ritenendo fuori luogo le parole di Milano, dal momento che la Commissione Pari Opportunità è “del tutto apolitica”.

Una risposta che proprio non è andata giù a Milano. “Un assessore che definisce apolitica una commissione si qualifica. Tutto è politica: anche quando facciamo la spesa possiamo fare delle scelte politiche. E poi, che cosa c’è di più politico di una commissione per le Pari Opportunità e la Legalità?”


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