Caselle: contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, per il diritto all’amore


La Commissione Pari Opportunità ha organizzato una serata informativa alla presenza di Massimo Battaglio, coordinatore del progetto “Cronache di ordinaria omofobia” e Gianni Roggero in rappresentanza delle Famiglie AGedO. In scena anche lo spettacolo “Diversamente Eterosessuali” di Libere Gabbie.

di Giada Rapa

Il 17 maggio si è tenuta la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Una data scelta non a caso, dal momento che esattamente 14 anni prima l’omosessualità è stata rimossa dalla lista delle malattie mentali nella Classificazione delle Malattie redatta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

In questa occasione, la Commissione Pari Opportunità e per la Promozione della Legalità di Caselle anche quest’anno ha scelto di organizzare una serata che ha visto la partecipazione di Massimo Battaglio, coordinatore del progetto “Cronache di ordinaria omofobia”e Gianni Roggero, presidente dell’associazione Famiglie AGedO. “Una serata che vuole offrire uno spunto di riflessione su una delle più grandi piaghe sociali del nostro tempo: l’omofobia, la mancanza di rispetto verso una legittima forma di amore” ha introdotto la presidente della Commissione Vita Interrante. “Questo incontro è dedicato a tutti coloro che non hanno potuto vivere il proprio sentimento a causa degli altri, a tutti coloro che ogni giorno devono lottare per portare avanti il proprio amore. Ognuno ha il diritto di amare e di essere amato, senza che ci siano regole, schemi e discriminazioni. Ognuno è libero di esprimersi per ciò che è” ha concluso prima di lasciare la parola agli ospiti.

Battaglio ha portato all’attenzione dei presenti – e di coloro che hanno seguito lo streaming attraverso la pagina Facebook, il cui video è ancora disponibile – i dati in aumento dal 2013 a oggi, delle aggressioni omofobiche. Attualmente, infatti, sono più di 1.800 gli atti registrati e che hanno solo rilevanza penale, escludendo quindi insulti o affermazioni omofobe “che di certo non fanno stare bene le persone che le subiscono”. Roggero ha invece raccontato la sua esperienza di padre di una ragazza trans – che ha completato il suo percorso 7 anni fa – e delle attività dell’associazione – che unisce genitori, nonni, amici e parenti – tra supporto alle famiglie di ragazzi e ragazze LGBT e incontri di sensibilizzazione negli Istituti Comprensivi.

Su questa tematica, venerdì 18 maggio, presso la Sala Cervi è anche andato in scena lo spettacolo teatrale “Diversamente Eterosessuali” dell’associazione Libere Gabbie. Scritto e diretto da Walter Revello, la pièce racconta la storia di un uomo alle prese con la propria non-eterosessualitàla, in un mondo di amici e famigliari che lo giudicano: una galoppata tra l’infanzia e il presente, per oltre quarant’anni di scoperta di sé, del proprio corpo, degli affetti, della società e del pregiudizio, anche proprio.


Commenti

commenti