Caselle/Mappano: l’ANPI e gli 80 anni dalla firma dell’armistizio che ha cambiato l’Italia


La ricorrenza, a volte non celebrata a dovere, è stata oggetto di una interessante serata di riflessione promossa dalla sezione “Santina Gregoris”.

di Giada Rapa

Dopo una breve pausa estiva sono riprese le attività dell’ANPI Caselle-Mappano Sezione “Santina Gregoris”, che quest’anno ha deciso di promuovere un ricco calendario di iniziative per celebrare l’80esimo anniversario della Resistenza, tra memoria storica e attualizzazione della lotta per diritti e libertà.

Una ripartenza giunta in occasione dell’8 settembre, a 80 anni dalla firma dell’armistizio, o per meglio dire della resa incondizionata dell’Italia alle forze anglo-americane -come ricordato dal giornalista Stefano Tubia, moderatore della serata- che ha cambiato per sempre il nostro paese. Per ricordare “non un periodo storico di rovina e sfacelo, ma come una giornata di riscatto del popolo” ha sottolineato la Presidente dell’ANPI Caselle-Mappano Giusy Chieregatti.

Tenutasi presso la Sala Lea Garofalo di Mappano, questa importante serata storico-culturale si è aperta con la visione del documentario “Una Stagione di Libertà – Storia della Repubblica Partigiana nella Valli di Lanzo” realizzato dal giornalista RAI Battista Gardoncini. Una storia che racconta del nonno, che non ha conosciuto, ma del quale porta lo stesso nome: un partigiano, Comandante della II Divisione Garibaldi “Piemonte”, che ha operato nelle Valli di Lanzo. A lui e a tutti coloro che hanno contribuito a liberare le valli tra i mesi di giugno e settembre del 1944 è dedicata quest’opera, che racconta una storia poco conosciuta e affronta anche la difficile tematica di parlare ai giovani di cosa sia stata la Resistenza.

Argomento ripreso anche dallo stesso Tubia -evidenziando il rischio che la ricorrenza, non essendo una solennità civile, a lungo andare passi sotto silenzio- e dalla presidentessa dell’ANPI San Mauro-Castiglione-Gassino Sezione “Leo Lanfranco” -nonché figlia del partigiano “Titta”- Gabriella Roberi. Quest’ultima, che ha tratteggiato con affetto la figura del padre, Giovanni Battista, definito un “piccolo, grande partigiano” che ha combattuto nella Val Casotto, ha rimarcato l’importanza della memoria. “Per me è importante portare la testimonianza di mio padre: ora che mancano sempre più partigiani, tocca a noi figli portare avanti le loro storie. Perché se non lo facciamo noi, chi lo farà? La memoria non deve finire, perché senza memoria il paese non ha futuro”.

In ultimo -ma non per importanza- è intervenuta la Presidente onoraria dell’ANPI Nazionale Maria Grazia Sestero, ricordando anche la frase del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “La Resistenza è Costituzione”. Da lei, che ha saputo dipingere un variegato quadro di quella che è stata la Resistenza con tutte le sue sfaccettature, è giunto il monito di continuare a tenere alta l’attenzione, soprattutto in un periodo storico in cui stanno tornando ideologie filofasciste.


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