VOLONTARIATO – CROCE VERDE TORINO, SEZIONE BORGARO-CASELLE, E LA NUOVA 2-6-7


Dopo aver parlato della selezione dei nuovi militi, ci occupiamo in questo articolo della nuova ambulanza che opera sul nostro territorio, un gioiello di tecnica, di meccanica, di elettronica e di tecnologica.

di Mauro Giordano

“Mi raccomando, puntuale alle 19.45, perchè se bene prevedo, alle 20 già usciremo in servizio”. Così iniziava Toni, un “formatore “della seconda squadra, quando noi ci apprestavamo a chiedergli un appuntamento. Mai profezia fu più azzeccata: alle 20 puntuali già si affacciava Mirko per annunciare un servizio urgente a Venaria. Così iniziava il turno di guardia della seconda squadra, che in quel giorno era appena entrata in servizio. E pensare che noi chiedevamo un appuntamento rivolto a poter toccare con mano la nuova ammiraglia della Croce Verde Torino – Sezione Borgaro-Caselle. Stiamo parlando della nuova autoambulanza in dotazione alla locale sezione giunta a Borgaro il 2 gennaio scorso. Un gioiello di tecnica, di meccanica , di elettronica e di tecnologica.

Un meraviglioso mix di ultima generazione che raccoglie, riunisce e sintetizza tutto lo scibile che la progettazione umana ha oggi inventato per offrire il meglio e il più avanzato dei servizi al servizio di autisti e infermieri.

Duecentosessantasette 2-6-7 è il nome in codice dell’autoambulanza Fiat Ducato. Non abbiamo avuto il tempo di ammirarla: ci accontentiamo anche noi delle foto, bellissime, che ritraggono la Signora, parcheggiata, nel cortile di Cascina Nuova. La profezia di Toni si era avverata, alle 20 ed una manciata di minuti la 2-6-7 si destreggiava già, bulbi e sirena innestati, sulla tangenziale direzione Venaria. Chissà cosa avrà trovato. Di certo sappiamo cosa ha portato: un equipaggio carico di voglia di correre per dire: siamo qui a soccorrere, a dare fiducia, a portare conforto ed offrire professionalità para-medica. Tutto ciò con l’aiuto, indispensabile degli ausili della 2-6-7.

Un automezzo come dicevamo, di ultima generazione, dove i due moduli, cabina guida e cellula (nome con il quale si identifica la parte destinata al paziente ed ai militi) sono perfettamente interagibili fra loro , attraverso sistemi di comunicazione video e sonori fra autista e barellieri-infermieri-medici, a seconda che l’autoambulanza sia utilizzata per i cosiddetti servizi di “base”, oppure da equipaggio misto, barellieri-infermiere, oppure ancora da barellieri-infermieri-medico.

La grande differenza fra il mezzo attuale e quelli precedenti è costituita da una nuova formula motoristica, più potente, non per velocità di crociera, bensì per sicurezza e garanzia in casi di utilizzo su strade collinari o non asfaltate. Luci a led in dotazione su tutto il mezzo per ottimizzare i consumi. Interazione fra autista alla guida e barellieri sulla “cellula”: un aspetto questo molto importante specie per l’autista, che in ogni momento controlla la posizione dei colleghi e del paziente barellato. Sempre sulla cellula, oltre alla strumentazione di base, di cui già abbiamo parlato in altri articoli, l’innovazione consiste nelle “bombole di ossigeno”. Queste sono disposte in serie: quando termina il prezioso contenuto di una, automaticamente si collega all’altra. E la riserva, viene segnalata con congruo anticipo, al fine di provvedere al cambio bombole. Navigatore incorporato in cabina guida, ormai strumento indispensabile, comandi luci , sirene e bulbi istantanei, ovvero automatici a semplice pressione digitale.

Ma fiore all’occhiello della 2-6-7 , é la dotazione di speciali sospensioni di guida, che permettono al veicolo l’inclinazione di alcuni gradi verso la parte posteriore. Questo posizionamento del mezzo, da effettuarsi in modalità statica, viene utilizzato quando si opera su terreni sconnessi o non livellati o in particolari pendenze. La manovra consiste nell’abbassare la parte posteriore della”cellula” rendendola un piano inclinato rispetto all’asse stradale. In questo modo viene facilitata la manovra di carico e scarico del paziente barellato. Ma ciò di cui siamo stati colpiti è che la 2-6-7- a poco più di un mese di servizio a Borgaro-Caselle (la nostra visita era dei primi giorni di febbraio) aveva già percorso 9.600 chilometri, che significano 250-300 chilometri al giorno, che vengono effettuati nella sola zona Borgaro-Caselle-Venaria-Ciriè-Torino. E di strada ne dovrà fare ancora molta. Fate buoni chilometri amici militi che la guidate e che la utilizzate, e se c’è qualcuno incuriosito di toccare con mano questo gioiello, qualcuno che magari voglia divenire autista, non ha che da telefonare, Claudia vi fisserà un appuntamento per un colloquio conoscitivo. Croce -Verde Torino-Sezione Borgaro-Caselle, telefono 011.4501741.


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Giovanni D'Amelio