Ospite a Borgaro lo scrittore runner Luigi Ambrosino


I molteplici libri dell’autore, riguardanti le tante sfaccettature della corsa e del podismo, verranno presentati nel pomeriggio di sabato 1 agosto, al parco Chico Mendes.

di Giada Rapa

Luigi Ambrosino si definisce un podista qualunque. “Sono una persona normale, come tante, che un giorno nonostante i mille impegni tra lavoro e famiglia, in bilico tra doveri e piaceri, ha deciso di mettere un paio di scarpe da ginnastica ai piedi, insieme a una maglietta e un paio di pantaloncini addosso, per correre -è proprio il caso di dirlo- verso un mondo fatto di emozioni, sacrifici e soddisfazioni”. Nato a Napoli il 25 settembre 1960, Ambrosino si è trasferito 35 anni fa a Torino, iniziando a lavorare presso la Società Aerospaziale. Nel corso degli anni, l’attività della corsa lo ha appassionato a tal punto da renderlo desideroso di condividere le sue esperienze e le tante sfaccettature di questa disciplina in una serie di libri, alcuni dei quali verranno presentati sabato 1 agosto , alle ore 18, al parco Chico Mendes nell’ambito della kermesse Estate a Borgaro.  “Sono uno scrittore per passione, non per desiderio di fama. Attraverso le mie opere voglio semplicemente esporre quello che la corsa può offrire” spiega Ambrosini.

L’ho corsa la…vita”, per raccontare “il sogno di correre e tagliare traguardi che hai sempre desiderato raggiungere e a cui non avresti mai creduto di poter arrivare”; “Andiamo a Correre”, un libro pieno di suggerimenti pratici per chi vuole avvicinarsi alla corsa e per chi, magari, ha bisogno di una piccola spinta per continuare; “Dove Corri”, volume un po’ ironico per affrontare in modo scherzoso tutte le domande alle quali un podista è sottoposto e per far comprendere cosa spinge a farlo. “Si corre per passione. Si corre per divertirsi. Si corre per stare insieme agli altri. Si corre per se stessi. Si corre per vivere bene” continua Ambrosini. E per finire “Io Corro Piano”, per descrive cosa significa correre lentamente, godendosi il momento, guardandosi intorno senza essere ossessionati dal cronometro. “Difficile spiegare che gli avversari non sono quelli che corrono accanto a te ma l’avversario è dentro di te, sono gli anni che passano, sono gli acciacchi che inevitabilmente arrivano, è la mancanza di voglia di certe mattine, soprattutto quando piove o c’è la nebbia, di alzarsi ed uscire per andare a correre” conclude l’autore.

Insomma, una vera e propria presentazione a 360 gradi su questa disciplina sportiva, che sicuramente potrà interessare i tanti appassionati di podismo. 

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