Borgaro: quasi completato il parziale abbattimento di Cascina Torazza


In piedi rimarrà al momento solo l’edificio grigio su piazza Vittorio Veneto. La prossima estate partiranno i lavori per la realizzazione di una nuova piazza. Il Sindaco Gambino: “Un intervento che non costerà un euro alle casse del Comune grazie ai fondi del PNRR”.

di G.D’A.

Sono passati quasi 7 mesi da quando il Sindaco Claudio Gambino, durante il Consiglio Comunale dello scorso 28 febbraio, comunicava all’assemblea l’ottenimento del Comune di Borgaro di 1 milione e 850 mila euro, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per riqualificare l’area di Cascina Torazza, davanti a Palazzo Civico, e quella dell’ex Vigel, in viale Martiri della Libertà. Ebbene, per quanto riguarda la prima struttura, si è quasi concluso il suo abbattimento. O meglio la sua parziale demolizione.

“Stiamo procedendo all’abbattimento dell’ex Cascina Bartolomeo Torazza, almeno della parte gialla, su via Costituente – spiega il Sindaco – questo perché gli eredi rappresentati dalla sorella di Bartolomeo, si sono resi disponibili a buttare giù i muri fatiscenti prima del passaggio della proprietà al Comune. Gli altri eredi, invece, quelli proprietari dell’edificio grigio, in piazza Vittorio Veneto, con un atteggiamento ostile, al momento hanno negato questa possibilità. La demolizione di quel pezzo, avverrà comunque in un secondo tempo, ma solo quando lo stabile diventerà di patrimonio pubblico“. Gambino conferma il progetto di riqualificazione, già approvato in via definitiva durante la stessa assise di febbraio, il quale prevede la realizzazione di una piazza per favorire la socializzazione. “I lavori per creare quest’opera partiranno presumibilmente a giugno 2023, ma ci terrei a ricordare che sia questo intervento e sia quello della ex Vigel non costeranno un euro alle casse del Comune“.

Del secondo intervento finanziato appunto dai fondi PNNR, ovvero del recupero della zona dove sorge attualmente la palazzina dell’ex fabbrica di viale Martiri della Libertà, da trasformare in un Centro Polivalente Culturale e Sanitario ne parleremo approfonditamente nei prossimi mesi.


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Giovanni D'Amelio