Borgaro: la pioggia non ha fermato l’evento del 1° Maggio a Cascina Nuova


Il concerto, seppure in forma un po’ ridotta, si è svolta all’interno dei locali del CDM APS. Qui si è anche tenuto lo spettacolo teatrale “Terra – Terra” di Elena Ruzza.

di Giada Rapa

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È stata tanto attesa e alla fine la pioggia è arrivata. Ma il maltempo ha portato con sé anche l’annullamento di alcuni eventi che si sarebbero dovuti svolgere nel week end e in occasione del 1° Maggio. Tra questi il “BRG 10071 Music & Fest Edition” previsto per il 30 aprile e rinviato a data da destinarsi.

Non si è invece fatto arrestare dalla pioggia l’evento del 1° Maggio promosso -con una tradizione che si rinnova dal 2010- dall’associazione Parole&Musica in collaborazione con l’APS Centro Didattica Musicale, Radio Borgaro Popolare -che si è occupata della diretta Facebook della manifestazione- e, per la prima volta, lo SPI CGIL. Un evento “sperimentale” -come lo ha definito Dario De Vecchis, organizzatore insieme a Mauro Baracco– che ha visto due diverse parti: una musicale e una teatrale, all’interno dei locali dell’APS CDM.

La prima parte, dove si sono anche tenute alcune testimonianze sul mondo del lavoro di ieri e di oggi -con gli interventi del Presidente di Parole&Musica Michelangelo Bertuglia, della professoressa in pensione Tina Di Gioia e dell’artista Franco Romanelli, anche Direttore Artistico dell’evento- ha visto un ricco repertorio di brani e generi musicali. Dalle sonorità latine dell’artista argentino Ariel Verosto, passando per le giovani -ma talentuose- voci delle allieve dell’APS CDM Irene Bottero e Denise Pucchio, arrivando alla musica rap di Mayd -che ha anche cantato l’inedito “Gagni”- per concludere con  le particolarissime canzoni di Cristina Ramat, delle quali una dedicata al tardigrado.

Seconda parte dedicata invece al teatro, con lo spettacolo “Terra – Terra” di Elena Ruzza -anche Vicepresidentessa dell’APS CDM- che ha portato in scena una delicata, ma allo stesso tempo intensa, rappresentazione sul fenomeno della migrazione, accompagnata dalle musiche di Matteo Cantamessa. Uno spettacolo per raccontare -e far riflettere- sull’emigrazione dal sud d’Italia attraverso la storia di Filomena e l’emigrazione contemporanea dall’Africa e dall’est Europa, rappresentata da Faruma. Storie diverse, con uno scopo comune: quello di cercare un futuro migliore.


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