Tra meno di un mese e mezzo, l’attuale il primo cittadino dovrà cedere la fascia a conclusione di 10 anni sicuramente intensi, segnati dallo scorporo di Mappano e dalla pandemia.
di Giada Rapa
Il 12 giugno i cittadini casellesi saranno chiamati a votare in nuovo Sindaco che guiderà la città fino al 2027. Manca quindi poco alla scadenza del secondo mandato da Sindaco di Luca Baracco che, essendo stato rieletto nel 2017, non potrà candidarsi nuovamente come primo cittadino. Anni intensi, segnati dallo scorporo dell’ex frazione di Mappano e dall’emergenza sanitaria.
“Riuscire a chiudere, in meno di cinque anni, il tema complesso e articolato della nascita di Mappano Comune – spiega – è senza dubbio un aspetto positivo, poiché il risultato con era così scontato. Ma allo stesso tempo ha avuto un risvolto negativo, perché ha causato un dispendio in termini di risorse umane, distogliendo l’attenzione della macchina comunale da altre situazioni”. Tra gli aspetti positivi di questi anni sottolineati dal primo cittadino uscente, c’è invece la grande attenzione dimostrata dall’amministrazione sul tema del welfare sociale, potenziando sostegni e forme di collaborazione nei confronti dei cittadini affetti da disagio economico -sia per quanto riguarda i nuclei familiari, sia per le attività produttive– cercando di gestire una situazione difficile, ulteriormente aggravata dall’arrivo del CoVid-19.
“Altro dato positivo è sicuramente quello di aver completato, dal punto di vista burocratico-amministrativo, un dossier di 3 grandi opere che dovranno solo essere appaltate: l’ampliamento della scuola media di Strada Salga, la riqualificazione del vecchio Baulino e quella dell’ex stazione GTT. Questo progetto lo cito con particolare convinzione, perché per 20 anni sembrava una struttura impossibile da ottenere. Invece negli ultimi 3 anni abbiamo dimostrato il contrario, firmando una convenzione con GTT e raccogliendo idee per il futuro utilizzo dell’immobile, che sarà comunque sociale-aggregativo” continua Baracco, che tra le note di merito inserisce anche il lavoro svolto dall’Unione NET, che ha favorito la collaborazione tra comuni e la crescita personale dei dipendenti.
Tra gli aspetti negativi, o che non sono andati esattamente secondo quanto ipotizzato, alcuni interventi di riqualificazione delle aree più a ovest della città e, in generale, un certo dilungamento delle tempistiche. “La questione di Mappano prima, e l’emergenza pandemica poi, ha portato una riprogrammazione mai vista prima nelle priorità dell’amministrazione. C’è stata una grande flessibilità da parte nostra nel portare avanti il tema delle progettazioni, ma ci sono stati sicuramente dei rallentamenti” conclude il Sindaco.