Abbiamo posto un’unica domanda: cosa pensate delle divisioni che si stanno consumando all’interno del partito? Ecco cosa hanno risposto i coordinatori dei circoli di Mappano, Borgaro, Caselle, San Maurizio/San Francesco e Cirié.
di Giada Rapa
Nei prossimi giorni, i vari circoli locali del PD si ritroveranno per eleggere 2 propri rappresentanti che parteciperanno alla convenzione provinciale del 5 aprile, la quale, a sua volta, avrà il compito di designare i delegati per la convenzione nazionale del 9 aprile. Terminata questa fase saranno gli elettori, tramite le primarie, a scegliere il nuovo leader del partito. Per gli iscritti sarà anche un modo per contarsi e salutare chi non fa più parte del gruppo.
BORGARO A CONGRESSO IL 25 MARZO – “Sono fermamente convinto – sostiene Marco Ricci segretario del circolo borgarese – che la politica sia una cosa di per sé astratta fino a quando non arriva il momento delle votazioni. A quel punto diventa concreta e chi vince governa. A mio parere l’unica cosa da fare, quando all’interno di un partito ci sono delle divergenze, è quella di confrontarsi, ma andare alle elezioni uniti. Solo in seguito, se proprio non c’è la possibilità di un’intesa comune ci può essere una scissione. Ma deve avvenire durante un congresso e non su contenuti che ancora non si capiscono. Una scissione a priori non ha senso”. Per questo massima libertà di votazione agli iscritti per la designazione dei membri della convenzione provinciale durante il congresso cittadino che si svolgerà sabato 25 marzo in via Roma a partire dalle ore 11. “Il mio compito in quanto segretario sarà quello di essere super partes e di fare in modo che vengano portati i programmi di tutti i candidati”.
SAN MAURIZIO/SAN FRANCESCO A CONGRESSO IL 25 MARZO – “Penso che questa scissione rappresenti un grave danno per il PD e che agendo in questo modo stiamo facendo un bel favore agli esponenti del Movimento 5 Stelle. I cittadini che hanno creduto in un così grande partito come il nostro non meritano tale delusione. In questo momento ci sentiamo tutti un po’ smarriti” commenta invece Adele Ragusa, segretaria del circolo congiunto dei comuni di San Francesco Al Campo e San Maurizio Canavese. “Al momento però nel nostro circolo non ci sono state fuoriuscite e al Congresso verranno presentate tutte e tre le mozioni dei candidati a segretario nazionale. L’orientamento dei nostri iscritti si saprà soltanto alla fine delle votazioni, quando si determinerà anche l’elezione di un delegati”. Il congresso si svolgerà sabato 25 marzo dalle ore 10 alle ore 12 presso la sede del PD a San Maurizio.
MAPPANO A CONGRESSO IL 26 MARZO – “Sulla scissione posso dire che la considero una sciagura alla quale non si doveva mai arrivare. Le responsabilità sono diffuse – spiega il segretario Domenico Cantone – e tutti gli attori principali ci hanno messo del loro. Chi però, a mio avviso, ne porta la responsabilità maggiore è Matteo Renzi che aveva, per la funzione che ricopriva, il dovere di preservare l’unità del partito. La scissione non è stata consumata su basi ideologiche, ma sulle cose che in questi anni si sono fatte o non si sono fatte. Sull’elezione dei 2 rappresentanti che andranno a sedersi nell’organo provinciale, il circolo di Mappano si schiererà secondo le sensibilità di ognuno. I congressi si fanno per discutere e anche per dividersi per poi ritrovarsi. In questi anni il PD ha perso per strada molta parte del mondo della scuola, del lavoro, quasi tutti i giovani. Se si vuole tornare a parlare a questi mondi bisogna cambiare strada. Personalmente al congresso sarò schierato con Orlando, a mio avviso l’unico dei tre candidati alla segreteria nazionale capace di riportare il partito nell’alveo che gli è proprio”. A tale proposito il congresso del PD di Mappano si terrà il 26 marzo dalle ore 9 alle ore 12.30 presso il CIM.
CIRIE’ A CONGRESSO IL 26 MARZO – Il segretario PD cittadino Ruggero Vesco ritiene la scissione “una stupidaggine assoluta. Il partito non aveva bisogno di una cosa del genere in questo momento anche se, così come in tutti i divorzi, la colpa è sempre da ricercarsi in entrambe le parti. Sicuramente, chi come me ci ha creduto, non è contento della situazione. Tuttavia io continuo a credere veramente nel PD, così come continuo a credere nella forma partito e non nei cartelli elettorali. Deve esistere una maggioranza e una minoranza che si confrontino e discutano all’interno di un partito. La scissione probabilmente è dovuta a personalismi e sicuramente dispiace a tutti, senza contare che mette il PD in grossa difficoltà. Ritengo che in questo momento, pur non essendo un renziano convintissimo, Matteo Renzi sia l’unico che possieda carisma e passione e che può opporsi ai populismi, pur stimando profondamente Orlando e coloro che lo voteranno. In ogni caso, nonostante la mia scelta, garantirò che ci sia rispetto assoluto per le mozioni e per le eventuali discussione all’interno del partito”. Il circolo si riunirà per il congresso domenica 26 marzo a partire dalle ore 16.30 presso la propria sede di via Vittorio Emanuele 116.
CASELLE A CONGRESSO IL 31 MARZO – “Per fortuna noi come circolo non siamo stati toccati dalla scissione, in quanto nessuno degli iscritti è venuto a riconsegnare la propria tessera. Certamente la fuoriuscita di alcuni importanti membri del partito a livello nazionale non può che dispiacere, ma io sono dell’idea che le lotte vadano fatte internamente” commenta Claudio Picca Garin del circolo di Caselle. “Sono contrario a chi se ne va soltanto a causa di qualche disaccordo perché così facendo si rischia di consegnare il paese nelle mani dei populisti”. Nessuna imposizione di voto per l’elezione dell’organo provinciale anche per gli iscritti casellesi. “Il nostro congresso si terrà il 31 marzo, dalle 18 alle 21, presso la Sala Giunta di Palazzo Civico”.