L’INDAGINE – Di qualità il lavoro svolto dagli infermieri all’ospedale di Ciriè


Cittadinanzattiva – Tribunale dei Diritti del Malato ha promosso, in collaborazione con la Federazione IPASVI, un Osservatorio Civico su questa professione, per individuare azioni di miglioramento nazionali da applicare sui singoli territori.

di Giada Rapa

Cirié – Si è svolta alcune settimane fa la quarta conferenza “Sanità e Comunità locali”, un confronto tra istituzioni, professionisti e cittadini, durante la quale sono stati presentati gli esiti del percorso “Dalla sanità visibile alla sanità invisibile”. Nell’ambito di un processo di ristrutturazione dell’assistenza ospedaliera, quella dell’infermiere è una delle figure professionali di riferimento di questa nuova sanità. Proprio per questo Cittadinanzattiva – Tribunale dei Diritti del Malato ha promosso, in collaborazione con la Federazione IPASVI, un Osservatorio Civico sulla professione infermieristica, per individuare azioni di miglioramento nazionali, che potranno essere applicate alle politiche del proprio territorio. Per l’indagine è stato predisposto un questionario di rilevazione in 20 punti da sottoporre ai cittadini, con 34 sedi partecipanti in 15 Regioni – tra cui la sede del TDM – Cittadinanzattiva di Ciriè – con un totale di 1.895 intervistati.

Dai dati emersi, il 90% dei cittadini riconosce facilmente gli infermieri tramite elementi identificativi – 80% su scala nazionale. Gentilezza e cortesia, durante l’assistenza, viene riferita nell’89% dei casi – 88% naz. -, mentre valori più bassi si riscontrano su “empatia” e disponibilità all’ascolto che, comunque, si riscontrano nell’ 82%  dei casi – 72% naz. -. Il 40% circa dei cittadini, inoltre, reputa insufficiente il numero degli infermieri – 52% naz. – e ne chiede un potenziamento: l’84% dei cittadini riterrebbe utile poter scegliere e disporre di un infermiere di famiglia – 78% naz. – e l’86% accoglierebbe volentieri un infermiere nei plessi scolastici – 84% naz. -. Altre domande hanno invece riguardato nel dettaglio la professione dell’infermiere, per testare la conoscenza, da parte dei cittadini, del ruolo di questo professionista.

“Come Tribunale dei Diritti del Malato di Ciriè, comparando i dati da noi rilevati con quelli nazionali, non possiamo che essere contenti per la percezione complessiva della qualità, espressa nel nostro territorio su tale figura professionale. Nel futuro della sanità, a fronte dei bisogni di salute della popolazione e in particolare della domanda di cura delle fasce più fragili, gli infermieri sono chiamati a esercitare un ruolo sempre più incisivo” ha spiegato Giacomo Audisio volontario della sede.


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Giovanni D'Amelio