Prevista a giorni l’approvazione della relazione tecnico-finanziaria sul nuovo ente da parte della Città Metropolitana. Settimo verso il ritiro del ricorso al Tar. Caselle, Borgaro e Leinì in trepida attesa.
di Giovanni D’Amelio

Una delle tante riunioni pubbliche su Mappano Comune
Calma apparente quella che si avverte in questi giorni nel mondo politico locale sulla questione Mappano Comune. In attesa di conoscere ufficialmente i contenuti della relazione tecnico-finanziaria sull’istituzione del nuovo ente e delle possibili conseguenze che questa nascita potrebbe generare nei confronti di Caselle, Borgaro e Leinì, i comuni cedenti territorio. E all’orizzonte sembra prospettarsi nulla di buono. Il Sindaco della città dell’aeroporto, Luca Baracco, per esempio, nel Consiglio Comunale di una settimana fa ha comunicato brevemente alcune anticipazioni di questo atto, parlamdo di scenari cupi e di conti che non tornano per garantire il funzionamento di quattro macchine amministrative al posto delle tre esistenti.
SETTIMO VERSO IL RITIRO DEL RICORSO – Calma apparente, sottolineavamo, anche se qualcosa si muove, Di ieri la notizia della firma del Protocollo d’Intesa tra il Comune di Settimo e la Regione Piemonte sulla tutela di alcune porzioni di territorio, le aree Borsetto e la rete dello scolmatore ovest, che potrebbero rientrare nei confini dell’ipotetico neo municipio. “Ho appena firmato digitalmente l’atto – ha comunicato il primo cittadino settimese Fabrizio Puppo – e quindi i nostri legali procederanno a ritirare il ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale. Mappano Comune per noi non è più un problema”. Ma se non lo è più per Settimo, la conseguente sentenza del TAR che decreterà la rinascita del Comune di Mappano potrebbe diventare tra qualche settimana un vero cruccio per le altre amministrazioni che si dividono la frazione.
I SINDACI METTONO LE MANI AVANTI – Claudio Gambino da Borgaro, dopo avere parlato alcune settimane fa di default e di altri ipotetici ricorsi al TAR se la Regione non farà la sua parte, ha comunicato che sul tema non rilascerà più dichiarazioni ai mezzi d’informazione almeno fino a quando non sarà resa ufficiale la relazione tecnico-finanziaria che andrà all’esame della Città Metropolitana. Il casellese Baracco continua a porre l’accento sulla carenza di personale (“l’impossibilità di trasferire dipendenti è una criticità di primaria importanza“), mentre la Sindaca di Leinì, Gabriella Leone pur riconoscendo il diritto di autonomia dei mappanesi non ci sta a far pagare il prezzo ai propri cittadini. “Una volta che sarà chiara la situazione decideremo come muoverci – ha sostenuto – ma sia chiaro che non staremo con le mani in mano con il rischio di fare danni ai leinicesi”.
Intanto, per i mappanesi che ancora ci credono, il countdown prosegue.