A Borgaro si discute di volontariato civico e cittadinanza attiva: riduzione dei tributi in cambio di lavori di interesse generale


volontari_giardini_caduti_lager_nazisti4-2157--330x185Due giorni fa si è tenuto in Comune la prima riunione di un tavolo tecnico che affronterà l’argomento. Sull’incontro, però, c’è anche una coda polemica.

di Giovanni D’Amelio

Borgaro – Anche in città si è iniziato a parlare di volontari civici e di cittadinanza attiva. Un progetto che molti enti comunali stanno già sperimentando per far fronte alla sempre maggiore carenza di soldi e di personale. In sostanza, si tratta di trovare cittadini disposti ad eseguire opere di volontariato legate soprattutto alla piccola manutenzione del verde e degli edifici comunali e alla pulizia delle strade. In cambio, secondo una logica di sussidiarietà, il Comune riconosce a chi ha partecipato al progetto l’esenzione o la riduzione di parte dei tributi di propria competenza che questi dovrebbero pagare

La proposta è stata avanzata qualche mese fa dal Movimento 5 Stelle, ma solo giovedì scorso si è iniziata a discutere sull’argomento con la convocazione di un tavolo tecnico in municipio. “Abbiamo iniziato a parlare di regolamenti – spiega la consigliera M5S Cinzia Tortola – e di come può essere organizzato il servizio di cittadinanza attiva anche a Borgaro. Siamo solo alle battute iniziali e nei prossimi mesi entreremo più nei contenuti della proposta”.

Sulla riunione di giovedì, però, è nata anche una polemica. Al tavolo, infatti, erano seduti solo gli esponenti di maggioranza e quelli del M5S e non il gruppo Latella, il quale ha subito fatto circolare un comunicato stampa che accusa chi governa di esclusione e di scarsa democrazia. “Nessuno ci ha comunicato e tanto meno invitato all’appuntamento – dicono dalla compagine di centro destra – e ci chiediamo se stia nascendo una nuova maggioranza consiliare”.

A parte l’ironia, si tratta indubbiamente di uno scivolone procedurale compiuto da chi ha convocato l’incontro che rischia di rendere ancora più profondo il vulnus istituzionale con i Latelliani, che già da tempo non partecipano alle commissioni comunali permanenti di lavoro in aperta polemica su alcune dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Gambino (“Intanto è solo la maggioranza che decide…”).


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