Il polmone verde di circa 10 mila mq di superficie dovrebbe nascere nella zona di via Venaria, a sud del Prato della Fiera.
di Giovanni D’Amelio
Dopo l’adozione del progetto preliminare, votata dal Consiglio Comunale il 29 luglio, prosegue l’iter amministrativo per l’approvazione completa della variante strutturale n.1 al Piano Regolatore. Un provvedimento urbanistico importante, che prevede, tra l’altro, la realizzazione di alcune grandi opere come la pianificazione di un Parco Centrale e la realizzazione della Circonvallazione di Caselle in via delle Fabbriche e zone limitrofe, un progetto collegato ad un’altra variante, la n.7, riguardante le aree ATA (di cui presto ci occuperemo).
“Innanzitutto la variante 1 non prevede consumo di suolo – precisa subito il Sindaco Luca Baracco – ma solo la rifunzionalità di pezzi di territorio. Anzi per quanto riguarda il cosiddetto Central Park, l’idea è anche quella di andare a salvaguardare un’area verde di circa 10 mila mq che si estende nei pressi di via Venaria, a sud del Prato Fiera, dal rischio cementificazione”. Un parco urbano, quindi, di medie dimensioni da consegnare alla cittadinanza per molteplici attività sportive, culturali e di relax.
Se il progetto del parco piace alla maggioranza, invece non va proprio giù alle minoranze.
Per il Movimento 5 Stelle quella del Central Park è un’idea irrealizzabile. “Secondo i regolamenti Enac, (l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ndr) relativi ai corridoi di decollo e di atterraggio degli aerei, occorre valutare attentamente e sottoporre ad autorizzazione la costruzione di attrezzature e infrastrutture, come anche solo piantare alberi, un richiamo per gli stormi di uccelli, perché potrebbero creare condizioni di pericolo per i velivoli. Per cui ci chiediamo di che tipo di parco stiamo parlando, senza aree giochi, punti di ristoro e di protezione dal sole nel caso di negazione dell’autorizzazione? Rimarrebbe un fantastico prato verde deserto, al massimo recintato… e a questo punto perché non lasciarlo così com’è, visto che il terreno produce ricchezza per la fotosintesi clorofilliana, l’ossigenazione delle aree, fiori, nutrimento per animali, ecc.”. “Lungi da noi – conclude il comunicato dei grillini – passare per quelli che non vogliono il parco, perché è esattamente l’opposto, ma chiediamo solo che venga considerata un’altra area non ubicata nel corridoio di rischio aeroportuale”.
Telegrafico il commento di Massimiliano Turra della Lega Nord, che in un sms scrive “La vedo di difficile realizzazione sui tempi indicati dal progetto”.
Per Andrea Fontana di Caselle Futura, invece, la “Variante che prevede il Central Park non fa altro che dimostrare quanta poca lungimiranza e senso urbanistico vi sia nella maggioranza che governa Caselle da sempre. Viabilità insufficiente e approssimativa. Complessi abitativi senza servizi e mal collegati. Un tessuto urbano raffazzonato. E la balzana idea di un Central Park (col nome inglese, che fa molto New York) che non è un parco e non è nemmeno centrale”.
Infine Sergio Cretier di Sel. “Tutte le persone di buon senso possono facilmente condividere la necessità di salvaguardare l’inedificabilità delle aree sottostanti il cono di atterraggio degli aerei prevenendo il rischio di caduta dei velivoli su zone abitate (rischio disastroso più volte “sfiorato” a Caselle) a difesa della salute dei cittadini. E questo anche quando la legge in vigore ne possa eventualmente consentire l’edificabilità. L’intervento ha più il sapore della perseverante ricerca di un impiego di queste aree, altrimenti non utilizzabili urbanisticamente, più che della ricerca di una pianificazione armonica e funzionale della città”.
A queste critiche replica il Vicesindaco Giovanni Isabella “Naturalmente conosciamo i vincoli di quell’area e il nostro progetto non mira a realizzare un parco di alberi ad alto fusto, ma uno spazio pubblico attrezzato che rispetti tutte le prescrizioni previste dalle leggi e dai regolamenti. Inoltre, essendo privata, acquisiremo quella superficie a costo zero utilizzando un sistema di premialità urbanistica applicabile per le riqualificazioni delle zone urbane a scopo pubblico”
Forse non sarà centrale come futuro parco, ma visti i punti di vista riportati sarà sicuramente molto “trafficato”, soprattutto dall’alto.