MAPPANO – Il romanzo autobiografico, che tratta della storia personale di Guerrino Babbini e della lotta operaia della Singer negli anni ’60, vuole riportare l’attenzione sul problema dell’occupazione.
di Giada Rapa
“Siamo giunti alla sesta presentazione da quando abbiamo deciso di aprire la Biblioteca al pubblico il giovedì sera. Inizialmente pensavamo a un libro al mese, ma adiacenti alle festività civili abbiamo pensato di raddoppiare l’iniziativa. Dopo quello del partigiano Gonzato per le celebrazioni del 25 aprile, in funzione del 1° maggio abbiamo optato per il libro di Guerrino Babbini, ex operaio Singer e membro del Consiglio di Fabbrica, per discutere di un problema quasi scomparso dai giornali e dall’opinione pubblica, ovvero quello del lavoro”.
È iniziata così, con le parole di Valter Campioni, Presidente del CIM di Mappano, la serata di presentazione di “Quando la fede e la lotta era di classe”, seguita da un breve documentario, “Radio Singer” di Pietro Balla. “Innanzitutto ho scritto questo libro per non dimenticarmi -ha esordito scherzosamente Babbini – ma soprattutto perché ritengo di aver vissuto uno dei periodi più belli della storia dell’umanità, quando eravamo noi a condizionare il sindacato”. Un libro che racconta più storie: quella della lotta operaia della Singer, quella personale di Babbini, quella di Leinì in quegli anni. “Eravamo diventati un soggetto politico ascoltato da tutte le amministrazioni, seguiti più di un Consiglio Comunale. All’epoca, per esempio, ci siamo fortemente battuti per l’ottenimento degli asili e del trasporto pubblico, non solo per gli operai della Singer, ma per chiunque facesse quel tratto di strada”.
Nel corso della serata si è anche trattato un parallelo con la crisi di oggi, cercando cause e possibili soluzioni. “Dovremmo riflettere sul problema dei consumi nel momento in cui ci rendiamo conto che non abbiamo più potere di trattazione sulla produttività” ha concluso Babbini.