Borgaro: il Concerto di Natale della Fanfara Montenero, tra emozioni e qualche polemica


Organizzato dalla sezione locale degli alpini, si è rivelato un’occasione per festeggiare l’arrivo del Natale. Il consigliere di minoranza Latella, però, accusa l’amministrazione comunale di scarsa sponsorizzazione dell’evento.

di Giada Rapa

Borgaro – Si è protratto per quasi due ore, con tanto di bis, il Concerto di Natale organizzato ieri sera, venerdì 23 dicembre, dalla sezione borgarese dell’ANA ed eseguito dalla Fanfara Montenero di Torino presso la chiesa Ss Cosma e Damiano di via Bertino. Una serata emozionante, abbinata ad una raccolta fondi in favore delle popolazioni colpite dal terremoto, durante la quale sono stati eseguiti alcuni brani musicali tipici, legati alla memoria delle Penne Nere, miscelati a quelli della tradizione popolare senza dimenticare, data la ricorrenza, alcune melodie tipicamente natalizie come Bianco Natale e Adeste Fideles. Il momento più toccante è stato durante l’esecuzione della Preghiera dell’Alpino, recitata da Roberto Rossotto, sulle note di Nostra Signora delle Cime. “Vogliamo cogliere l’occasione per ricordare tutti gli alpini scomparsi, ma in modo particolare quelli della Fanfara Montenero, che quest’anno sono stati 11. Alcuni avevano la penna grigia, altri ci hanno lasciato prematuramente, come l’amico Claudio Mecco” ha raccontato Jimmy D’Introno, Maestro della Fanfara.

In rappresentanza della maggioranza che governa la città c’erano l’assessore Gianluigi Casotti e la Presidentessa del Consiglio Comunale Maria Mainini, in parità numerica con gli esponenti di opposizione del centro destra, Cristiana Sciandra e Marco Latella. Proprio quest’ultimo, però, ha sollevato alcune perplessità a SullaScia.net, nonostante la chiesa fosse quasi piena di spettatori. “Trovo vergognoso – ha infatti dichiarato – che un’iniziativa del genere non sia stata pubblicizzata adeguatamente tra la popolazione e soprattutto tra le fasce giovanili. È un peccato, perché ritengo sia stato un bell’evento e se i ragazzi fossero stati invitati e avessero quantomeno sentito la Preghiera dell’Alpino, forse avrebbero avuto un sussulto di orgoglio per il corpo degli alpini e la patria. Sarebbe stato un tentativo di trasmettere valori che oggi vengono sempre più dimenticati. Ma alla maggioranza ciò evidentemente non interessa”.


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