La corsa ad ostacoli “estrema” è la prima nel suo genere ad avere risultati e classifiche riconosciute a livello mondiale. “Ti metti in gioco e sfidi i tuoi limiti”.
di G. D’Amelio
La borgarese Alessandra Albanese è rientrata qualche giorno fa dalla Spagna, precisamente da Barcellona, dopo aver partecipato domenica scorsa alla Reebook Saprtan Race, una competizione sportiva “estrema” che sta diventando un fenomeno di costume in tutto il mondo, anche in Italia. Alessandra, però, rispetto a quando è partita, ha fatto ritorno con un bagaglio di autostima al top, come sostiene lei stessa. Una sensazione comune a chi partecipa e conclude questa dura prova “dove ti metti in gioco e sfidi i tuoi limiti, dando il meglio di te stesso”.
“Ispirate da Franco Bernasconi, padre di una nostra amica – racconta la quarantunenne Alessandra – io, Roberta Aresu (34 anni), Laura Vidi (42), Silvia Ruffati (34), Katia Scarpante (46) e Franziska Bernasconi (24), abbiamo deciso di iscriverci alla Spartan Sprint 5 km con 15 ostacoli in programma a Barcellona e, tra divertimento, ma soprattutto tanta fatica, siamo riuscite a conquistarci la medaglia, un premio assegnato a tutti i partecipanti che terminano il percorso di gara”. E pensare che tra strisciate nel fango, salti, arrampicate, discese e ripide salite, quella affrontata da Alessandra e le sue amiche è stato il livello più “semplice” della Spartan, visto che esiste anche la Super da 10 km e la Beast da 26 km (quella alla quale ha partecipato Franco Bernasconi, 55 anni).
La Spartam Race, come dicevamo, sta diventando una moda che si sta diffondendo rapidamente anche in Italia (la prossima si svolgerà a Taranto il 29 e 30 ottobre) e, stando a quanto ci ha detto Alessandra “una volta che la provi non vedi l’ora di rifarla”. E noi le crediamo sulla parola.