Borgaro: un Consiglio per parlare di soldi


Nell’assise comunale svoltasi ieri, giovedì 30 novembre,tre i punti all’ordine del giorno, nessuna interpellanza, né interrogazione. Delibere tecniche e poco dibattito.

di Giada Rapa

Borgaro – Nel Consiglio Comunale svoltosi nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 30 novembre, si è parlato in modo particolare di Bilancio. La seduta si è aperta con delle precisazioni della consigliera Cristiana Sciandra, unico membro di minoranza in sala all’apertura della seduta, alla quale si sono poi aggiunti i consiglieri Alessandro Carozza e Alessandro Ferricchio. Il primo punto ha trattato l’approvazione del Bilancio Consolidato che, come spiegato dall’assessore Gianluigi Casotti, il Comune si trova a trattare per la prima volta. In base alla legge, l’ente deve individuare il perimetro delle sue società partecipate e controllate, che nel caso di Borgaro sono state individuate nel CIM, nel CIT, nel CIS, nel Consorzio di Bacino 16 e in SAT. “È esclusa Seta spa in quanto società mista e non completamente pubblica” ha commentato Casotti.

Qualche dibattito lo ha causato il secondo punto, ovvero la Variazione al Bilancio di Previsione 2017-2019, dove si è parlato della piattaforma In Famiglia (il servizio online che permette di richiedere certificati ed effettuare pagamenti) e del neo Comune di Mappano. “Purtroppo l’azienda che si occupava della gestione dell’applicazione sta fronteggiando una procedura fallimentare, ma fortunatamente, attraverso un lungo processo, siamo tornati in possesso del master. Parte di quello che avevamo in mante con In Famiglia è diventato legge, come il pagamento dei servizi scolastici attraverso l’app pagoPA, ma il valore aggiunto del nostro progetto è la possibilità di accedere ai Servizi Anagrafe. Attualmente siamo in contatto con un noto web master della zona per tornare a sviluppare l’applicazione. Per quanto riguarda Mappano, la situazione è piuttosto intricata, molti cittadini si rivolgono ancora al Comune di Borgaro non sapendo che quello mappanese è stato costituito. Per il momento è ancora Borgaro che si occupa della gestione dei tributi, ma da gennaio 2018 la situazione dovrebbe cambiare. Penso che il fondamento del rapporto tra Comune e cittadini sia proprio l’imposizione fiscale, un atto di fiducia che i cittadini fanno affinché quelle tasse vengano tradotte in servizi. Vedremo cosa succederà nella ex frazione” ha commentato il Sindaco Claudio Gambino.

L’ultimo punto ha riguardato una modifica alla cartografia per renderla uniforme al Piano Regolatore Generale Comunale: un’area già destinata ad arredo urbano era infatti stata nuovamente indicata come area a destinazione agricola.

 


Commenti

commenti