Dopo le tante critiche piovute in questi giorni addosso all’amministrazione comunale per avere deciso di spostare i banchi nella centrale via Cirié, presto sarà convocato un incontro con i cittadini, ambulanti e negozianti.
di G. D’A.
Borgaro – Nonostante le recenti dichiarazioni dell’assessore al Commercio Fabrizio Chiancone sullo spostamento definitivo del mercato del sabato mattina da piazzale Grande Torino in via Cirié, il trasferimento dei banchi non sembra essere ancora così certo. Sui gruppi Facebook, soprattutto in quello di Sei di Borgaro se…, ma anche sulla pagina di sullascia.net, tanti sono stato o commenti negativi dei borgaresi a questa scelta che è diventata operativa con il mercato di sabato 30 settembre. Le lamentele riguardano in sostanza l’intasamento di traffico e mezzi che si genera in centro città, della mancanza di parcheggi, dell’impossibilità per i possessori di utilizzare per una notte i propri garage ubicati nella parte privata della via visto che al mattino non potrebbero circolare per uscire dall’area occupata dagli ambulanti.
Critiche, però, arrivano anche dai mercatali e da alcuni negozianti di via Ciriè. “Quando ci hanno parlato del trasferimento – spiega un rappresentante degli ambulanti – la piantina del mercato prevedeva anche il pieno utilizzo del controviale di via Cirié, ma per via delle nuove norme sulla sicurezza questo non è più possibile. Per questo si sta valutando la possibilità di montare i banchi anche in via Lussemburgo o in alternativa, dall’altro lato, nel tratto iniziale di via Costituente. Un cambio che però lascia perplessi molti di noi operatori”. I negozianti lamentano invece un “eccesso di concorrenza e a lavorare sarebbero solo i bar”.
Vista la situazione non proprio chiara, l’amministrazione comunale, al cui interno la scelta del cambio di sede non sta andando giù a tutti, secondo fonti molto attendibili avrebbe intenzione di convocare un’assemblea pubblica a metà della prossima settimana per aprire una discussione franca sull’argomento con i cittadini, gli ambulanti e i negozianti. Un incontro che, in base alla piega che prenderà, potrebbe far fare marcia indietro anche a chi, in Giunta, lavora da mesi per questo trasferimento.