La votazione è avvenuta giovedì 21 novembre nel corso dell’assemblea dei soci. Un’occasione per illustrare il bilancio sociale e riflettere su come avvicinare i giovani al mondo dell’associazionismo.

di Giada Rapa
Giovanni Mario Bertino, Valter Bertino, Mario Capello, Antonino Cotoneio, Nicolas De Tullio, Pietro Longo, Antonio Marella, Tommaso Villani e Mario Pizza. Sono questi i nomi di coloro che andranno a formare il Consiglio Direttivo della Pro Loco di Borgaro per il triennio 2019-2022. Le elezioni si sono svolte a Villa Tapparelli nella serata di giovedì 21 novembre: il nuovo organo esecutivo dell’associazione, come spiegato dal Presidente uscente Villani, si riunirà giovedì 28 novembre per definire le cariche di ciascun componente. Sembra comunque scontata la riconferma al comando dell’ex assessore. Come Revisori dei Conti sono invece stati eletti Albina Pavia e Mario Ruffino.
Il rinnovo del Direttivo è anche stata l’occasione per informare i soci presenti sui dati del bilancio sociale -illustrato dal commercialista dell’associazione, Davide Marro- e per ricapitolare le iniziative messe in campo nel 2019, dal Carnevale, al Torneo di calcio balilla umano, dedicato alla memoria di Nuccio Scatena, a La Corrida nel ricordo del poeta Roberto Merandino. Il tutto per fare anche una riflessione sulla vita dell’associazionismo, dove sembrano esserci sempre più critiche e sempre meno voglia di fare e di mettersi in gioco. Concetti ripresi anche dall’assessore Eugenio Bertuol, intervenuto in rappresentanza dell’amministrazione comunale. “Tutte le associazioni hanno un ciclo di vita. Inevitabilmente possono arrivare fasi calanti, che però possono essere il preludio a una risalita. Quando si fa fatica ad andare avanti è necessario guardare al proprio interno: forse c’è necessità di nuove modalità, oppure di nuove persone, anche se è sempre più difficile coinvolgere, soprattutto i giovani” ha espresso Bertuol, ricordando l’importanza di condividere i propri programmi delle attività con l’amministrazione.
In ultimo Villani ha anche sottolineato la necessità di modificare lo Statuto, al fine di adeguarlo alla Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in merito alla riforma del Codice del Terzo Settore.