Borgaro: l’Uni3 riparte con l’anno accademico 2021/2022


Con alcune modifiche è stato confermato il programma del precedente anno accademico, quando la pandemia e le restrizioni del Governo hanno bloccato le attività. Primo appuntamento il 19 ottobre con le scienze umane e “Il viaggio di Ulisse”.

di Giada Rapa

L’Università della Terza Età di Borgaro riparte, con entusiasmo e voglia di cultura e aggregazione. E lo fa riproponendo il ricco programma dello scorso anno -con qualche leggera modifica nelle date- che purtroppo a causa delle restrizioni imposte dal Governo per arginare la pandemia non ha potuto svolgersi.

Circa una 60ina di associati si sono ritrovati presso le Officine Teatrali per l’inaugurazione dell’anno accademico 2021/2022, allietata da un’esibizione musicale dal vivo con un vasto repertorio di canzoni. Nel suo intervento iniziale il Presidente, Marco Codegone, ha voluto fare una riflessione sull’incertezza della misurazione, che ha portato anche a ricordare che non dobbiamo avere sfiducia nella scienza. Presenti anche il Sindaco Claudio Gambino, il co-parroco Sergio Fedrigo -che ha portato i saluti del parroco, don Alessandro Martino e di don Marco Varello– e dell’assessore alla Cultura Eugenio Bertuol. “Quando ci fa comodo misuriamo a spanne, in altri casi invece spacchiamo il capello” ha esordito il primo cittadino riprendendo il discorso di Codegone e affermando che, con uno sforzo di altruismo in più, si tornerebbe alla normalità ancor prima di quanto sta avvenendo. Ha poi ricordato la data particolare del 12 ottobre, giornata in cui non soltanto l’UniTre ricomincia con il suo anno accademico, ma nella quale Musei, teatri e i centri di cultura in generale possono riaccogliere il pubblico al 100% della loro capienza.

“Questa giornata ci fa capire che forse c’è la possibilità di ripartire, senza dimenticare che non c’è ancora la garanzia che la pandemia sia conclusa” ha invece sottolineato Bertuol. Prima di lasciare gli iscritti all’intrattenimento musicale e al successivo rinfresco è anche intervenuto Stefano Stopazzola di Noteateatro. Il giovane ha ringraziato don Sergio, in rappresentanza della curia, per la possibilità di gestire i locali dell’ex-oratorio, trasformati nelle Officine Teatrali.


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