Fonti attendibili danno quasi per certe le dimissioni per motivi di salute di un altro dottore che ha lo studio in città. Nel mentre Grillone ha chiuso lo studio di via Costituente e spiega le ragioni della sua scelta. Togliendosi qualche sassolino dalla scarpa.

di G. D’Amelio
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Dopo il licenziamento per motivi disciplinari di Giuseppe Delicati, nei confronti del quale la settimana scorsa è scattato anche l’arresto, e le dimissioni di Paolo Grillone, diventate operative dall’1 aprile, l’ASL TO4, e precisamente il Distretto di Borgaro, Caselle e Mappano, potrebbe perdere per motivi di salute un altro medico di base, con studio anche lui a Borgaro. In attesa di conferma non facciamo nomi, ma fonti attendibili danno quasi per certa questa possibilità. Con il rischio di lasciare altre mille e passa pazienti senza dottore e di peggiorare la situazione molto critica di oggi in fortemente critica nell’immediato futuro se l’azienda non provvederà subito all’arrivo di altri sostituti. Nel mentre, per “assorbire” le utenze, tanti borgaresi stanno “emigrando” a Caselle e Mappano, con il fondato timore delle amministrazioni comunali di queste cittadine di andare in sofferenza anche loro.
PAOLO GRILLONE HA CHIUSO LO STUDIO – Come detto, il dottor Grillone ha lascia il suo posto di medico a Borgaro a partire dall’1 aprile. I motivi delle dimissioni li ha spiegati lui stesso sul suo profilo Facebook parlando di un eccessivo e stressante carico di lavoro, la cui colpa “è da dividere tra una cattiva gestione politica della medicina territoriale, amministrazioni aziendali che non fanno nulla per migliorare il servizio (…) e, non ultima, un’utenza che cannibalizza tutto quanto possibile, favorita sostanzialmente dalla gratuità del sistema“. “E nel vorace masticare di queste mascelle, – conclude il post – qualche volta, ci finisce tritato qualche operatore. Questa volta tocca a me…”. A Grillone, però, noi abbiamo chiesto cosa servirebbe alle ASL per potenziare il servizio. “Per migliorare la medicina generale – ha risposto – basterebbe poco, ispirandosi senza presunzione ai sistemi sanitari dei nostri vicini (il modello francese è il mio preferito). Ricorrere veramente alla tecnologia, che peraltro sarebbe già operativa, rendendo le ricette realmente dematerializzate, mettendo in rete la cartella clinica del paziente permettendo a ospedale e territorio di condividerla in modo tale da provvedere a richieste e prenotazioni in tempo reale e, soprattutto, facendo pagare un ticket per l’accesso in visita dal medico di famiglia“. Il dottore ha anche parlato del suo futuro. “Per un mese farò solo Guardia Medica e nel frattempo cercherò un incarico ASL per qualche RSA“.