Borgaro: l’emozione di un viaggio a Palermo, nei luoghi simbolo della legalità


I ragazzi coinvolti nel progetto hanno raccontato la loro esperienza nella serata di giovedì 7 luglio. Con la consapevolezza che, sul tema del contrasto alla mafia, c’è ancora tanto da fare.

di Giada Rapa

Sono partiti il 30 maggio alla volta di Palermo e sono ritornati a Borgaro il 3 giugno, con un bagaglio carico di esperienze e di emozioni, con una nuova consapevolezza su ciò che la mafia e la cultura della legalità significano. Stiamo parlando dei ragazzi e delle ragazze del Punto Giò e dell’Oratorio, che nei giorni in questione hanno concluso il progetto sui Percorsi della Legalità promosso dall’associazione Parole&Musica in collaborazione con l’associazione 5 Sensi e la cooperativa ET -oltre alle due realtà precedentemente citate- e il contributo -anche economico- del Comune di Borgaro.

Impressioni, sensazioni, ricordi e consapevolezze -come quella che sulla lotta alla mafia non c’è ancora una soluzione univoca e il percorso per debellare questa realtà è ancora lungo- sono state esposte dai protagonisti di questo viaggio nella serata di giovedì 7 luglio presso il Salone dell’Oratorio Parrocchiale. Ad ascoltare genitori e amici, ma anche diversi iscritti al Centro Estivo della Parrocchia, ai quali questi giovani fanno da animatori. Tra i presenti anche l’assessore Eugenio Bertuol, il Vicesindaco Fabrizio Chiancone -che ha chiesto ai ragazzi, o almeno a una rappresentanza di essi, di presentarsi al Consiglio Comunale del 18 luglio per raccontare anche in tale sede la loro esperienza- e Dario De Vecchis in rappresentanza di Parole&Musica. Quest’ultimo ha parlato del costante impegno dell’associazione sul fronte della legalità, che si farà ancora più intenso il prossimo anno, in cui ricade il 40esimo anniversario dall’uccisione del giudice Bruno Caccia.


Commenti

commenti