VOLONTARIATO – Il soccorso e l’emergenza territoriale tra presente e futuro


Di alto profilo sociale e dai contenuti tecnici estremamente interessati, il dibattito promosso dalla sezione Borgaro-Caselle della Croce Verde Torino, svoltosi venerdì 29 aprile a Cascina Nuova.

di Mauro Giordano

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Fortemente voluto dai militi locali, per ricordare ai cittadini l’anniversario del 45esimo di fondazione della Sezione di Borgaro- Caselle, della Croce Verde Torino, l’incontro ha visto la partecipazione di un folto pubblico che ha seguito con attenzione gli interventi dei vari relatori.

Dopo i saluti di rito dell’assessore borgarese Eugenio Bertuol e del Vicepresidente Croce Verde Torino, Enzo Sciortino, il moderatore dell’incontro, Mario Robusti, è riuscito a coinvolgere la platea attraverso l’intervista dei singoli partecipanti al tavolo. Ha aperto l’informazione il dottor Cristian Rolle, Responsabile del NUE-112 Torino che ha spiegato innanzi tutto che il numero 112 va letto come tre cifre separate 1-1-2- ed è stato istituito in ottemperanza ad una direttiva europea, per facilitare il soccorso dei cittadini che possono liberamente spostarsi nei paesi membri. In Italia, la centrale NUE 112 opera in perfetta simbiosi con tutti i comandi delle forze dell’ordine, con il Soccorso 118, con i Vigili del Fuoco 115 ed anche con il comando di Polizia Locale della città di Torino. Si esprime in 15 lingue diverse e riceve mediamente circa 3.000 chiamate al giorno.

La parola è poi passata ad Agatino Carollo, Comandante dei Vigili del fuoco di Torino, il quale ha tenuto a sottolineare l’importanza sia della precisione nella chiamata del soccorso da parte di chi chiede aiuto e sia dell’ascolto della voce dell’operatore di centrale, il quale formula domande per capire se, dove e come deve inviare un tipo di soccorso rispetto ad un altro. Tanto è più precisa l’informazione, quanto è più rapido il soccorso che ad oggi si attesta sui 30 secondi nelle ore diurne e 45 di notte, tempo che intercorre dalla telefonata alla partenza dell’equipaggio.

Quando poi la parola è passata alla dottoressa Rita Rossi, Direttrice del 118 Regione Piemonte, allora si è veramente compreso quanta competenza e professionalità c’è dietro alla voce che noi sentiamo quando componiamo il 118. Quattro le centrali operative telefoniche dislocate sul Piemonte: Torino-Alessandria-Novara-Saluzzo che hanno ricevuto nel 2021 , 256.000 chiamate di soccorso. Alta tecnologia di apparati telefonici e tecnologici e adeguata preparazione degli addetti di centrale. Questo mare di chiamate e di successivi servizi, vengono gestite sul territorio piemontese per il 70% da personale volontario, quale appunto quello della Croce Verde Torino e sue sezioni locali. Tra i vari interventi, sono stati proiettati dei video dimostrativi sull’importanza della formazione del soccorritore e sull’uso del defibrillatore, strumento ormai considerato salvavita ed alla portata di tutti.

Il Capitano Silvio Cau, Comandante la Compagnia Carabinieri di Venaria, si è invece soffermato sulla necessità da parte dei cittadini che chiamano il soccorso ad essere parte attiva nelle giuste, veritiere, dettagliate informazioni. A seguire, Stefano Dinatale, medico di famiglia di Caselle, ha parlato del sistema sanitario italiano, e udi come questo sia un po’ la “Cenerentola” dell’emergenza. Il totale medici in Italia è di circa 400.000 unità, di cui solo 40.000 sono medici di famiglia, ai quali viene chiesto di essere segretari, compilatori di certificati, e di attività che nulla hanno a che vedere con la medicina. Se invece ogni medico di famiglia fosse dotato di un elettrocardiografo si potrebbe risparmiare un grande numero di accessi al Pronto Soccorso con conseguente decongestionamento del sistema di soccorso a mezzo ambulanza.

A seguire, Salvatore Bucca, Direttore dei servizi della Croce Verde Torino, ha ribadito invece la forza del corpo militi costituito da 1.400 volontari e 100 dipendenti: una realtà complessa da gestire, ma tutta imperniata sul volontariato, ivi compreso tutto il Consiglio Direttivo, Presidente e Vicepresidente. Infine il Roberto Raia, del Nucleo Psicologico per l’Emergenza AUSL Vda, ha trattato con dovizia di particolari lo stato psicologico che si viene a creare nel soccorritore, dopo che questi ha dovuto operare in situazioni di particolare criticità. Croce Verde Torino si è dotata di una equipe di psicologi, psichiatri e psicoterapeuti, che ascoltano e valutano in assoluta riservatezza le richieste che provengono da militi che necessitano di assistenza dopo determinati servizi.

Una serata all’insegna del ricordo dei 45 anni di presenza della Croce Verde Torino sul nostro territorio, come ricordato dal moderatore Robusti che non ha mancato di invitare la popolazione ad aderire al volontariato attivo iscrivendosi alla Croce Verde Torino e nel particolare a Borgaro e Caselle, perché “si sta meglio e fa stare meglio”.


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Giovanni D'Amelio