Si può firmare in tutti i comuni del Piemonte. L’obiettivo è raccogliere 8.000 firme entro il 30 giugno 2023, in modo da favorire l’approvazione di una normativa di attuazione che permetta l’accesso all’auto somministrazione di farmaci letali.

dalla Redazione
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“Dopo la bocciatura del Referendum Eutanasia Legale, avevamo promesso che non ci saremmo fermati e non lo abbiamo fatto. Siamo nuovamente per le strade d’Italia a raccogliere firme per proposte di legge regionali di iniziativa popolare per dare tempi certi all’aiuto medico alla morte volontaria, un diritto riconosciuto dalla Corte Costituzionale, ma ignorato dal nostro Parlamento e dalle nostre Regioni“. L’associazione Luca Coscioni non si ferma e da qualche mese ha lanciato la campagna “Liberi Subito“, una proposta di legge popolare regionale per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. L’obiettivo è raccogliere 8.000 firme di cittadini residenti in Piemonte entro il 30 giugno 2023, in modo da favorire l’approvazione di una normativa di attuazione che permetta l’accesso all’auto somministrazione di farmaci letali.
Un tema delicato, divisivo e di estrema importanza, che da un lato viene visto dai sostenitori come passo fondamentale per l’affermazione dei diritti civili in materia in favore di tutti i cittadini, mentre i contrari parlano di uccisione, di morte contro natura e senza dignità. Per i primi, sono disponibili presso gli uffici dei vari comuni i moduli per firmare la proposta di in questione
Ricordiamo che le condizioni per accedere al suicidio medicalmente assistito previste dalla sentenza numero 242 del 2019 della Corte Costituzionale, che, oltre ad avere valore di legge, regola attualmente il tema in Italia, sono quattro: 1) essere affetto da patologia irreversibile; 2) che produca sofferenze fisiche o psicologiche che la persona reputa intollerabili; 3) la capacità di prendere decisioni libere e consapevoli; 4) essere tenuti in vita da trattamenti di sostegno vitale. Tali condizioni della persona malata insieme alle modalità per procedere al suicidio medialmente assistito devono essere verificate dal SSN previo parere del comitato etico competente. Nella proposta di legge vengono definiti tempi certi, modalità e procedure per la verifica di queste condizioni.