Caselle: buone notizie per Mauro Esposito


Mauro Esposito

All’imprenditore, vittima di estorsioni della ‘ndrangheta e principale testimone nel processo San Michele, sono stati sospesi i pagamenti delle tasse per i prossimi tre anni. Una speranza per non far fallire la sua azienda.

di Cristiano Cravero

Caselle – Dopo tante disavventure è finalmente arrivata per l’architetto Mauro Esposito una buona notizia. “Mi sono stati sospesi i pagamenti delle tasse fino al 2019” commenta l’imprenditore casellese vittima di estorsioni della ‘ndrangheta e principale teste al processo San Michele che si è concluso di recente con sei condanne. “Sono state annullate le sanzioni sugli importi precedentemente rateizzati – aggiunge Esposito – e inoltre, grazie alla grande intuizione dell’Agenzia delle Entrate e della Procura di Torino, sono stati sospesi i pagamenti dell’Iva e di altri adempimenti fiscali, a partire dal 2011 fino a dicembre del 2019. Ricomincerò a versare le cartelle a partire dal 2020. Questo darà respiro alla mia azienda”.

Nel frattempo, Esposito spera di recuperare i rimborsi previsti dalla sentenza penale. Lo sviluppo di tale vicenda, però, ha anche dei risvolti più generali, come afferma egli stesso. “Procura e Agenzia delle Entrate  hanno applicato con raziocinio la legge sulle vittime dell’ndrangheta. Questa nuova interpretazione potrà essere d’aiuto a tutte quelle persone che, d’ora in poi, denunceranno la criminalità organizzata”. Nonostante questo felice epilogo, resta in piedi il processo civile a cui Mauro Esposito il prossimo 23 maggio dovrà sottoporsi in Tribunale dove cercherà di bloccare il procedimento di pignoramento degli uffici. “Nel 2013 – conclude Esposito – il giudice ha dato ragione alla società in cui mi sono imbattuto, in virtù di una norma sugli studi di ingegneria emanata da Mussolini. Nonostante le condanne penali, queste persone hanno in mano un titolo esecutivo per portarmi via l’impresa”.


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Giovanni D'Amelio