Caselle e Mappano: un 4 Novembre per la pace


Domenica mattina di festa nella città dell’aeroporto e nel neo Comune. Per il Sindaco della prima, celebrare questo anniversario è un momento di storia e di civiltà, mentre per quello del secondo è importante dare maggiore attenzione alle nuove generazioni.

di Giada Rapa

CASELLE – Un percorso non soltanto storico, ma anche fisico, che ha toccato i punti simbolici della città: piazza Boschiassi, piazza Europa, viale della Rimembranza e il Monumento ai Caduti senza Croce. Si sono svolte così le celebrazioni del 4 Novembre, con un’introduzione da parte del Cavaliere Giacomo Guglielmetti, che raccontando la storia di suo zio e di suo padre ha sottolineato l’importanza di onorare quelli che non ci sono più. “Perché essere qui dopo 100 anni?” ha esordito il Sindaco Luca Baracco. “Occorre fare un cammino tutti insieme, fatto di più passi. Oggi voglio proporne tre. Il primo è quello di dare doverosa memoria ai tanti, troppi caduti delle guerre; il secondo è un monito contro la follia della guerra, con un impegno comunitario per mantenere la pace; terzo e ultimo dare un segno di gratitudine e di stima verso le Forze Armate”. Baracco ha poi sottolineato l’importanza di riscoprire il significato di questa ricorrenza. “È un momento di storia e di civiltà, una cura contro ignoranza che porta all’oblio, con il rischio di ripetere gli errori del passato”.

MAPPANO – Più concisa, ma non per questo meno sentita, la cerimonia svoltasi presso il Monumento ai Caduti, dove il diacono Matteo Suozzo ha benedetto la corona che vi è stata deposta. “In questa occasione ricordiamo il sacrificio di tantissimi uomini e donne e forse in questo momento l’unico valore vero è il silenzio” ha esordito il Sindaco Francesco Grassi, ricordando che nel mondo le guerre non sono ancora finite e che il nostro animo deve essere sempre attento e pronto a lavorare per costruire la pace. “Un nostro preciso dovere, inoltre, è l’attenzione verso la scuola e le nuove generazioni. I ragazzi non devono più essere costretti a sacrificare le proprie vite” ha concluso Grassi. Il primo cittadino ha anche affermato che l’amministrazione, alla sua seconda celebrazione, si impegnerà a coinvolgere sempre più cittadini al fine di dare sempre maggiore senso di comunità.


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