Nella serata di venerdì 8 novembre diverse associazioni locali hanno aderito all’invito dell’ANPI di Caselle-Mappano Sezione “Santina Gregoris” di prendere parte a una fiaccolata per le vie della città.
dalla Redazione
Il 9 ottobre 2019 è iniziata una violenta offensiva militare da parte del governo turco in territorio siriano, denominata “Operazione Fonte di Pace”, ordinata dal Presidente della Turchia Erdogan. A essere attaccata da bombardamenti e cannonate è soprattutto la Regione Autonoma di Rojava, situata a pochi chilometri dal confine turco-siriano. Un’offensiva che, secondo le stime dell’ONU, avrebbe provocato in pochissimi giorni 300 morti e oltre 100 mila sfollati. I numeri dell’operazione hanno portato molteplici realtà internazionali a chiedere a gran voce di fermare questo massacro, unendosi a quella di uomini, bambini e soprattutto donne di etnia curda, che da anni combattono nelle milizie militari. Parecchie le fiaccolate di solidarietà che si sono svolte soprattutto nella terza settimana di ottobre, per dimostrare vicinanza al popolo curdo e dire “Stop alla Guerra”.
Nella serata di venerdì 8 novembre anche la città di Caselle è scesa tra le vie della città per manifestare a favore della popolazione curda e dire “Basta!” a qualsiasi forma di oppressione. L’iniziativa, promossa dall’ANPI Caselle-Mappano Sezione “Santina Gregoris” congiuntamente al Coordinamento ANPI Ciriè e Valli di Lanzo, al Comitato Provinciale ANPI Torino e alle associazioni AEGIS e LiberiTutti, si è svolta a partire dalle 19 con partenza da Piazza Falcone. Il corteo, che ha percorso le principali vie dell’abitato, si è concluso in piazza Europa, davanti al monumento ai Caduti, dove Stefano Bona del Coordinamento ANPI Ciriè-Valli di Lanzo ha letto l’appello dell’ANPI Nazionale. La lettera, rivolta al Parlamento e alle Istituzioni Governative, richiede che l’Italia faccia sentire la propria voce, imponendo lo stop alle forniture di sistemi militari di produzione italiana e che non resti indifferente alle azioni della Turchia, pretendendo il ritiro delle truppe NATO dai presidi del conflitto.Durante la serata sono state lette anche altri elaborati da parte delle associazioni intervenute.