L’emergenza sanitaria e il lockdown hanno allungato i tempi di costruzione del mega-centro commerciale che dovrebbe nascere alle porte della città.
di Giada Rapa
La pandemia causata dal Covid-19 ha messo in ginocchio non solo tantissime famiglie, ma anche molte aziende. E se si pensa che a essere colpite siano soltanto le piccole e medie imprese si commette un grave errore. Sul nostro territorio, l’emergenza sanitaria tutt’ora in atto ha fatto slittare importanti interventi urbanisti.
Uno di questi è il CASELLE OPEN MALL. Il 17 giugno è pervenuta dalla società AEDES-SIIQ -nella persona dell’amministratore delegato Giuseppe Roveda– la richiesta di sospensione dell’esecuzione dei permessi di costruire nelle famose Aree ATA fino al 31 marzo 2021. Secondo quanto scritto nella lettera “Satac Siinq spa-società controllata dell’Aedes- deve procedere sia ad una verifica del progetto COM per accertarne la coerenza con gli scenari che si stanno delineando, nonché con le disposizioni, in vigore oggi ed in prospettiva, che incidono sulla progettazione degli spazi”.
Una situazione che ha allarmato l’opposizione del Consiglio Comunale casellese, che ha chiesto delucidazioni al Sindaco Luca Baracco, anche nel corso dell’ultima assemblea. Il primo cittadino ha però rassicurato in merito al proseguimento dell’intervento. “Il Covid ha reso necessario effettuare momenti di riflessione. Interventi simili al nostro, nell’area della Lombardia non si andranno a realizzare, per esempio. Noi per primi non siamo certo felici di questa sospensione, ma questo non significa che il cantiere si fermi. Nel contempo, infatti, si continuano a portare avanti i procedimenti amministrativi delle relative opere di urbanizzazione, che poi è il tema che alla cittadinanza interessa maggiormente. Quello del COM è un progetto nel quale l’amministrazione continua a credere”.
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