Sabato 1 febbraio, a 75 anni di distanza, l’ANPI Caselle-Mappano Sezione “Santina Gregoris” in collaborazione con l’amministrazione comunale, ha ricordato i 5 giovani partigiani fucilati.

di Giada Rapa
Luigi Cafiero, 22 anni. Antonio Garbolino, 18 anni. Andrea Mensa, 36 anni. Adolfo Praiotto, 29 anni. Mario Tamietti, 38 anni. Sono questi i nomi e le età dei 5 giovani partigiani che il 1° febbraio di 75 anni fa furono fucilati per rappresaglia in Piazza Mensa, a Caselle Torinese.
Una giornata iniziata con un omaggio a Marisa Ombra, Vicepresidentessa dell’ANPI Nazionale, scomparsa il 19 dicembre 2019 e il ricordo per tutti i partigiani e le partigiane che lo scorso anno ci hanno lasciato. La parola è poi passata al Geometra Eugenio Bertolino, che ha riportato una sua breve testimonianza oculare di quel tragico 1° febbraio 1945, quando aveva soltanto 9 anni. “Non so perché mi trovavo qui, forse perché ero sempre in giro” ha esordito Bertolino, che ricorda bene quei 5 partigiani, uno dei quali molto giovane, passati di fianco a lui e scortati da persone armate. È poi intervenuto Luca Baracco, Sindaco di Caselle, che per l’ottavo anno ha avuto “l’onore di portare il saluto in questa così importante manifestazione commemorativa, per fare grata e doverosa memoria”.
“Questo appuntamento, che si colloca all’inizio di un nuovo anno, diventa per noi anche occasione di richiamo vicendevole ai valori della resistenza. La memoria rischia di cedere il passo -ha continuato Baracco- in un’ossessiva concentrazione di un presente senza un passato. Presente che a sua volta rischia di non saper progettare il futuro se, appunto, privo di memoria”. E poi ancora l’onorevole Rocco Larizza, cha ha sottolineato l’importanza, anche a distanza di 75 anni, di continuare a ribadire un concetto importante: non è stato uno scontro da partigiani e fascisti, ma tra coloro che lottavano per la libertà contro coloro che praticavano l’oppressione. “Dobbiamo contrastare ogni forma di intolleranza e di razzismo, perché se certe cose accadono ancora vuol dire che gli anticorpi non ci sono. È necessario difendere la democrazia, perché così si difende la libertà di tutti”.
Infine Giusy Chieregatti Presidente dell’ANPI Caselle-Mappano ha ricordato il prossimo appuntamento della sezione, previsto per venerdì 7 febbraio. In questa occasione, a partire dalle 20.45 presso la Sala Giunta di Caselle, verrà presentato il libro “La storia del partigiano C.” di Giuseppe Grassi, venuto purtroppo a mancare all’inizio del 2020. A parlare dell’opera sarà Andrea Musacchio, curatore del libro e nipote del partigiano Grassi.