Anche in tempo di pandemia si ricorda l’eccidio del Prato Fiera


Era il 1° febbraio 1945 quando, proprio in quel luogo, venivano fucilati 5 partigiani. Nella mattinata di sabato, l’ANPI Caselle-Mappano, nonostante le restrizioni, ha voluto ricordare la tragedia per non perdere la memoria storica.

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di Giada Rapa

Luigi Cafiero, Antonio Garbolino, Andrea Mensa, Adolfo Praiotto e Mario Tamietti: 5 giovani partigiani di età compresa tra i 18 e i 38 anni, le cui vite sono state accomunate da un tragico epilogo: quello di essere fucilati in quella che è l’attuale Piazza Mensa, a Caselle, il 1° febbraio 1945 per mano degli uomini della Divisione Folgore.

Anche in questo anno, caratterizzato ancora dalla pandemia, l’ANPI Caselle-Mappano Sezione “Santina Gregoris” ha voluto ricordare questo terribile episodio. La cerimonia si è svolta in una forma piuttosto contenuta sia negli interventi -con introduzione e conclusione affidata alla presidentessa dell’ANPI locale, Giusy Chieregatti, e un breve discorso del Sindaco Luca Baracco– sia come numero di presenze. Ma, come sottolineato dal primo cittadino, “non per questo più contenuta nella sua importanza”.

“Seppure con queste limitazioni, con l’ANPI abbiamo deciso di mantenere questo appuntamento per varie ragioni. Innanzitutto per il dovere di ricordare questi ragazzi, in secondo luogo per spirito di riconoscenza per tutti coloro che ci hanno restituito la libertà e per senso di responsabilità nel mantenere la memoria. In ultimo, per rinnovare il nostro impegno per la libertà, la pace e la democrazia” ha spiegato Baracco, ringraziando per la presenza il Sindaco di Traves Mario Cagliero e Tony D’Alessio della Filarmonica “La Novella”, che da subito ha espresso il desiderio di essere presente a nome del gruppo. Il Sindaco ha inoltre sottolineato l’importanza di usare tutti gli strumenti in nostro possesso per continuare a essere vigili, come per esempio la sottoscrizione della Proposta di Legge contro la Propaganda Fascista e Nazista promossa dal comune di Stazzema.  Chi desidera, potrà sottoscrivere la raccolta firme fino al 31 marzo, recandosi presso l’ufficio Anagrafe del Comune. Al termine del suo intervento, Baracco ha citato una frase della canzone Memories dei Maroon 5, al fine di essere brace che illumina il buio.

La cerimonia si è conclusa con un momento di raccoglimento per tutti coloro che hanno perso la vita per la libertà, ma anche per tutte le persone che sono venute a mancare in questo anno così particolare e difficile.


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