Caselle: una protesta pacifica per chiedere la riapertura delle scuole


Nella mattinata di mercoledì 24 marzo, davanti alla Scuola dell’Infanzia “Andersen” e alle Primarie “Collodi” e “Rodari” sono comparsi cartelloni e scarpine per dire No alla didattica a distanza.

di Giada Rapa

Solo ieri abbiamo riportato la lettera scritta da una mamma, in rappresentanza di molti genitori di Caselle e del territorio, inviata al Presidente della Regione, Alberto Cirio, per chiedere la riapertura delle scuole a partire dal 6 aprile. Ma alle parole stanno anche seguendo i fatti. Sempre ieri, infatti, nella città dell’aeroporto, davanti alla scuola dell’Infanzia “Andersen” e alle primarie “Collodi” e “Rodari” sono comparsi cartelloni e scarpine per dire no alla DAD, la didattica a distanza.

Vogliamo la Scuola in Presenza! La DAD non è Scuola! #iohorispettatoleregole Il Digitale ci fa Male! Mi manca la Scuola. Sono soltanto alcune delle frasi riportate in segno di protesta. Una protesta pacifica, organizzata dal Comitato Scuole Aperte Caselle, per esprimere contrarietà alla decisione del Governo e della Regione di chiudere i plessi e, conseguentemente, di sospendere la didattica in presenza, lasciando a casa tantissimi bambini e ragazzi. Inoltre, con i cartelloni, davanti agli edifici sono state posizionate anche diverse scarpine, seguite dalla scritta Al posto delle mie scarpe dovrei esserci IO. Una presa di posizione per difendere il diritto di imparare dei più piccoli.


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