Caselle e Mappano: impegno e riflessione per la Giornata Internazionale della Donna


La Lista Civica Caselle 2027 ha proposto una serata con Carmela De Marco, coraggiosa imprenditrice di Ostia che ha denunciato il clan Spada, mentre nell’ex frazione si è tenuto un incontro al femminile per sottolineare l’importanza di fare rete.

di Giada Rapa

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La Giornata Internazionale della Donna non è una semplice festa. È un’occasione per ricordare le conquiste economiche, politiche e sociali avvenute dopo anni di lotte, ma anche per riflettere sulle violenze e sulle discriminazioni che le donne ancora oggi sono costrette a subire nel mondo. Su queste tematiche nella serata di lunedì 7 e martedì 8 marzo si sono tenute due interessanti incontri, uno a Caselle promosso dalla Lista Civica Progressista Caselle 2027 e l’altra a Mappano, organizzata dall’amministrazione comunale

CASELLE – Quinto appuntamento per Caselle 2027, che oltre a incontri di confronto sul possibile sviluppo della città, promuove anche serate a tema legalità, argomento molto caro alla Lista e suo pilastro fondante insieme all’antifascismo. Dopo la presentazione del libro di Luciano Violante “Colpire per Primi – La lotta alla Mafia spiegata ai giovani”, la protagonista dell’incontro del 7 marzo è stata Carmela De Marco: coraggiosa imprenditrice che non ha esitato a denunciare il clan degli Spada, da lei definiti “i signori di Ostia”. Una storia non facile, quella di Carmela, che nel 2016 si è ritrovata ad affittare il suo locale, il Gran Caffè Salerno, a seguito della morte del marito e del figlio. Un locale che, attraverso un prestanome, è finito in mano ad Armando Spada. Da quel momento, come lei stessa ha raccontato, per Carmela è iniziato un vero e proprio calvario, fatto di minacce, ma soprattutto di mancato aiuto da parte dello Stato e delle autorità. Ma Carmela non ha mai perso la caparbietà e il desiderio di trovare giustizia, riuscendo a riprendere possesso di quel bar, simbolo del lavoro di una vita. Una piccola vittoria, che però non ha fatto smettere i soprusi e le intimidazioni, più o meno esplicite, che purtroppo continuano ancora oggi. Ma Carmela non ha affatto intenzione di arrendersi.  “Vado avanti perché devo lottare. A volte vorrei mollare, ma non sono mai riuscita a farlo” ha commentato in conclusione, ricevendo anche un omaggio floreale da Endrio Milano e il libro di Mauro Esposito “Le Mie due Guerre”, consegnato dallo stesso autore. Per chi fosse interessato a sentire l’intervista completa, questa è disponibile sulla pagina Facebook Progetto Caselle 2027.

MAPPANO – Interessante anche la serata proposta dall’amministrazione comunale, dedicata alle donne che lavorano sul territorio. La prima associazione a essere presentata è stata Alma Terra, con la mediatrice culturale Nadia Jaabouka e la responsabile Mirella Calvano. Nadia in particolare si è soffermata sull’importanza dell’ascolto e del supporto alle donne -soprattutto in caso di vittime di violenza, con l’auspicio di uno snellimento della burocrazia in merito alle denunce– nonché di spiegare piccole abitudini culturali che possono diventare motivo di fraintendimento. La parola è poi passa a Laura Piacenti, psicologa e psicoterapeuta co-fondatrice di Casa Chicci: realtà nata due anni fa, in piena pandemia, che offre alle donne l’opportunità di vivere la maternità con maggiore consapevolezza, attraverso una rete di supporto e di confronto con altre donne. “Un supporto che non si limita soltanto alle donne, ma anche agli uomini. Spesso di parla di depressione post-parto per quanto riguarda le mamme, ma può colpire anche i papà: l’arrivo di un nuovo nato in famiglia, infatti, non coinvolge non solo la donna” ha sottolineato Piacenti. In ultimo, Nadia Cretier ha illustrato le attività del gruppo donne di YEPP, realtà al femminile che ci concentra su molteplici temi, come il ciclo mestruale e i mezzi di contraccezione; la disparità salariale nel contesto lavorativo; le relazioni tossiche; il fenomeno del catcalling.  Argomenti che non coinvolgono solo le donne, ma anche gli uomini. “Alcune volte abbiamo anche incontrato il gruppo uomini formatosi all’interno di YEPP, per affrontare il tema del consenso, ma anche degli stereotipi di genere legati al mondo maschile” ha spiegato Cretier.


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