Nel consueto appuntamento del lunedì sera, il Circolo Fotografico di Caselle ha proiettato 6 audiovisivi, per un incontro stimolante ed emozionante.
dalla Redazione
Un momento di scambio di opinioni e soprattutto di emozioni, per un viaggio fotografico appassionante fatto di argomenti e stili diversi durante il quale non sono mancati suggerimenti di natura tecnica elargiti da docenti del settore. Tutto questo si è svolto lo scorso lunedì, quando nel consueto appuntamento settimanale proposto dal Circolo Fotografico di Caselle sono stati proiettati 6 audiovisivi.
Francesco Scavello con la sua “Gioia di vivere” ha posto un interessante quesito: “si può restare bambini?”, perché i bambini sono curiosi e sinceri, non conoscono il giudizio, e vivono ogni cosa con quell’entusiasmo curioso di chi vuole scoprire il mondo e quella parte di noi non dovrebbe assopirsi mai. Giusy Testagrossa ed Enrico Gasparotto hanno invece portato il pubblico a visitare la “Romantische Strasse” a suon di pianoforte, tra medioevo, tranquillità e tradizione. Con il suo inconfondibile stile romantico e intimista, Ugo Aimone Cat ha coinvolto nel suo mondo di pura bellezza con “Piove”, una serie di immagini scattate sotto la pioggia, tra pozzanghere, riflessi e gocce di pioggia: un vero e proprio dancing in the rain con atmosfere impressioniste. Lo stesso autore, durante il dibattito con il pubblico, ha rivelato che “spesso ci troviamo a camminare guardando avanti a noi, senza renderci conto che possiamo calpestare un quadro che la natura ci ha preparato in un giorno di pioggia”. Altrettanto interessanti i suoi scatti in “Odo de ma” con i carrugi di Mentone e di Sanremo Vecchia.
Saverio Anastasio ha invece portato tutti nella sua “Incredibile India”, con un reportage di viaggio incentrato principalmente sui volti e gli occhi delle persone che abitano questo paese antico e ricco di cultura e spiritualità. Ultimo, ma non per importanza, Roberto De Lucia, con “La Defense”, un videoclip potente, pieno di energia e di scatti ben curati sia dal punto di vista cromatico che compositivo, su uno dei quartieri di Parigi più moderni che ci sia. La sua ricerca fotografica dapprima ha messo in luce la monotonia e quel senso un po’ di disorientate solitudine che a volte si respira nei quartieri finanziari, per poi esplodere in tutta la sua vitalità tra le architetture, i vetri ed i cristalli: lo stesso autore ha ammesso di “essersi proprio divertito nel giocare tra le diagonali e le verticalità”.
Ricordiamo inoltre che il Circolo sta organizzando un corso, che partirà dal 2 novembre e per un totale di 15 lezioni, che sarà a titolo gratuito per i soci iscritti negli anni 2022/2023. Per maggiori informazioni è possibile contattare Doriana 340.0823859 e/o Silvia 347.4778749.