Dopo cinque anni di richieste, la struttura è stata finalmente collaudata. Con la prescrizione, però, di risanare le parti ammalorate.

di Giada Rapa
È stato un Consiglio Comunale prettamente tecnico quello andato in scena a Caselle la scorsa settimana. Un’assise che ha approvato, tra gli altri punti all’Ordine del Giorno, la delibera di Giunta riguardante gli accordi raggiunti tra il Comune di Caselle e quello di Mappano, mettendo così un punto definitivo ai contenziosi con l’ex frazione; una variazione al Bilancio di Previsione 2022-2024 e la convenzione tra i comuni di Caselle, Borgaro e San Maurizio per la presentazione congiunta di progetti per accedere ai finanziamenti del PNRR.
Molto dibattuto, come al solito, il primo punto, dedicato alle interpellanze e alle interrogazioni, tra chiarimenti e segnalazioni pervenute ai consiglieri di opposizione dai singoli cittadini. Una delle interrogazioni in particolare, avanzata dalla consigliera Ilaria Malinverni del gruppo Ricominciamo per Caselle, ha riguardato il collaudo del ponticello di via alle Fabbriche, già anche affrontato nella mezz’ora dedicata al pubblico da Monica Belardi. La donna, nella mezz’ora aperta al pubblico, ha infatti ripercorso la sua perseverante battaglia per far collaudare quel ponticello dove il figlio, Lorenzo, ha perso la vita appena 16enne. “L’ho fatto per evitare a un’altra madre uno strazio del genere” ha commentato la donna, vittima anche di un alterco con l’assessore Giovanni Isabella -che si è scusato pubblicamente- alcune settimane prima.
“Come Gruppo Consiliare, il collaudo di quel ponticello era uno degli obiettivi” ha sottolineato Malinverni. “Le considerazioni conclusive confermano che il ponte è ammalorato: chiediamo che gli interventi vengano effettuate il prima possibile, perché anche sotto le 20 tonnellate potrebbero esserci vari danni”. “Non possiamo fare altro che scusarci tutti insieme -ha proseguito il consigliere di opposizione Andrea Fontana -aggiustiamo il ponte e finiamola lì”. Da parte sua, il Sindaco Luca Baracco ha affermato che, a seguito della prescrizione di risanare le parti ammalorate, è già stato fatto un sopralluogo per ottenere un preventivo.