Dopo Settimo e Borgaro, anche la città dell’aeroporto ha trovato una soluzione bonaria alle pendenze economiche legate ai territori ceduti.

di Giada Rapa
In occasione del 9° anno dall’Istituzione di Mappano Comune a opera delle Legge Regionale 1, il Sindaco Francesco Grassi aveva affermato che, “grazie ai tavoli di confronto promosso dalla Prefettura e dalla Città Metropolitana di Torino, con la partecipazione della Regione Piemonte e di tutti i comuni cedenti” si stavano trovando soluzioni concordate per risolvere i diversi contenziosi in atto.
Dopo la conclusione di accordi definitivi tra il comune di Mappano e quelli di Borgaro e Settimo, dove vengono anche definiti i rapporti residui tra gli enti, “impegnando le parti a risolvere in sintonia le iniziative giudiziarie pendenti”, è ora arrivato il momento per il Comune di Caselle di chiudere la partita. E lo ha fatto nella giornata di giovedì 10 febbraio, con l’accordo di versare nelle casse di Mappano la cifra di circa 300 mila euro. “Caselle ha riconosciuto a Mappano un credito di 1 milione 800 mila euro, mentre il nostro Comune ha riconosciuto alla controparte poco più di 1 milione 500 mila euro per le spese sostenute in servizi quali l’illuminazione pubblica” ha spiegato Grassi.
“E’ un risultato frutto del grande lavoro delle nostre amministrazioni e dei nostri uffici in un clima di rinnovata collaborazione istituzionale. Siamo persuasi che il cammino intrapreso sarà di beneficio alle nostre comunità, che potranno affrontare più forti e coese le sfide impegnative che ci aspettano” ha commentato Luca Baracco, Sindaco di Caselle. Ora manca solo Leinì. Ma nel frattempo, il Sindaco Grassi ha espresso la sua soddisfazione. “Tenendo conto di tutti gli accordi, a Mappano sono stati riconosciuti -in termini di crediti, minori spese e valori di quote azionarie- quasi 5 milioni di euro”.