Caselle: ancora problemi e polemiche per la Commissione Pari Opportunità


Le componenti in capo alle opposizioni, in un comunicato hanno denunciato l’impossibilità di svolgere il proprio operato di progettazione e programmazione per i mesi autunnali.

di Giada Rapa

Non c’è davvero pace per la Commissione Pari Opportunità e per la Promozione della Legalità di Caselle: dopo un periodo di relativa tranquillità a seguito di diverse incomprensioni tra i componenti stessi e alcuni membri dell’amministrazione comunale, sembrano essere insorti nuovi problemi.

L’accusa è partita dalle componenti nominate dai gruppi di opposizione – Jessica Coffaro, Marina Fragiacomo e Angela Grimaldi – che in una nota stampa hanno evidenziato un paio di episodi che hanno impedito il regolare svolgimento dei lavori. Il primo è legato al fatto che “non è stato possibile per la Commissione Pari Opportunità e per la Promozione della Legalità svolgere il proprio mandato di progettazione e programmazione per i mesi autunnali” a causa della porta chiusa del municipio. Situazione che non si è risolta nemmeno contattando l’assessore Gerlando Bontà, secondo il quale – stando a quanto riferito nel comunicato – “Bastava solo organizzarsi”. Un incidente analogo si era già verificato a settembre, quando non si sono trovate le chiavi per entrare a Palazzo Mosca. In tale occasione la Commissione che “ha ripiegato per una riunione all’aperto in piazza Boschiassi, seduti sulle fioriere di mattoni, fra zanzare, erbacce e sporcizia e la sopraggiunta pioggia a fare da cornice”. Le tre componenti, quindi, dopo aver dimostrato comprensione, ora non ci stanno più, affermando di voler semplicemente svolgere il proprio lavoro e ricordando l’importanza della politica nel rimuovere ostacoli discriminatori. “Può sorgere il dubbio che, forse, qualcuno non abbia chiaro il ruolo della propria delega: grave, gravissimo l’accaduto” concludono.

Risponde a tono l’assessore Bontà, assessore alle Politiche Sociali, ricordando che il suo ruolo non è quello di portiere e che la Commissione dispone di uno spazio per le riunioni, usato anche da altri gruppi politici che non hanno mai segnalato difficoltà. “Mi preme evidenziare che l’unico problema rilevato, in relazione all’operato della Commissione suddetta è, semplicemente, la mancanza di organizzazione tra i componenti” espone Bontà, rimarcando anche che i membri della stessa Commissione dovrebbero interloquire tra loro per comprendere chi è disponibile al reperimento delle chiavi. Secondo Bontà, inoltre, la riunione avrebbe potuto essere seguita anche in modalità online, soluzione però non accettata da Coffaro, Frangiacomo e Grimaldi, andando “contro la tanto decantata voglia di lavorare”.  L’assessore quindi, ritenendo lesivo il contenuto del comunicato, “richiama la Commissione e l’ufficio di Presidenza ad accordarsi con una certa sinergia e precisione, al fine di svolgere al meglio le attività della Commissione”.

Stupita e rammaricata delle dichiarazioni delle sue colleghe la Presidente della Commissione, Chiara Mingrone, secondo la quale non era necessario “portare sulla pubblica piazza un evento nato semplicemente da una cattiva organizzazione logistica”. Nulla di grave, insomma, per lei, che aveva anche proposto di pianificare una riunione per la settimana successiva per portare avanti i progetti in ballo e trovare un migliore sistema di organizzazione al fine di evitare fraintendimenti. “È nella normale dialettica attaccare gli avversari e, se fossimo stati membri di un Consiglio Comunale e non di una Commissione che dalla sua nascita si è sempre dichiarata a-partitica, non avrei trovato nulla di strano nelle dichiarazioni fatte. Così facendo, però, si mette nuovamente in cattiva luce non tanto la maggioranza e l’assessore, ma la Commissione stessa, che ne esce nuovamente afflitta e divisa dopo mesi di lavoro proficuo e, all’apparenza, armonico” continua Mingrone. “Le differenti posizioni sono legittime, come le critiche, ma penso che sia molto meglio affrontarle di persona piuttosto che andare avanti a reclami sui giornali” conclude.


Commenti

commenti