L’azione, promossa dai capigruppo di opposizione a seguito delle dimissioni di Franco Zaccone, si è conclusa a favore della maggioranza

di Giada Rapa
Numero di giugno sullascia.net LEGGI IL GIORNALE / SCARICA IL GIORNALE
Dopo poco più di un anno dalle elezioni che hanno portato Giuseppe Marsaglia alla guida della città, ha trovato una conclusione il ricorso promosso dai capigruppo di opposizione –Paolo Gremo, Andrea Fontana ed Endrio Milano– che siedono in Consiglio Comunale.
Motivo della contesa le dimissioni, date da Franco Zaccone pochi giorni dopo la tornata elettorale e nonostante il record di preferente –ben 408– ottenute. Una decisione che non ha mai avuto una vera e propria spiegazione da parte dell’interessato e che ha fatto crescere il dubbio sulla sua incandidabilità. Zaccone, infatti, nel 2015 aveva subito una condanna per turbativa d’asta, ma nel 2021 aveva anche ottenuto la dichiarazione di estinzione del reato. Poco chiaro, però, se fosse avvenuta anche la riabilitazione a fini elettorali.
Tuttavia, alla fine la domanda sulla candidabilità o meno di Zaccone resterà senza risposta: la Prima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Torino ha infatti respinto il ricorso per “carenza di interesse alla decisione” dal momento che “la sopravvenuta cessazione dalla carica rende impossibile l’attuazione dell’eventuale statuizione di accoglimento della domanda”, come si legge nella sentenza. I capigruppo di opposizione sono inoltre stati condannati al risarcimento, verso il comune, delle spese processuali di 7.202 euro più le spese forfettarie per il 15%.
“Oltre ad auspicare questo risultato, un po’ ce lo aspettavamo. Pur non avendo la certezza assoluta, eravamo fiduciosi che si andasse in questa direzione” ha commentato il Sindaco Marsaglia, ulteriormente soddisfatto poiché le spese processuali non andranno a gravare sulla cittadinanza. Amareggiato il consigliere Milano, per il quale il Tribunale ha “deciso di non decidere” proprio in virtù delle dimissioni di Zaccone. “La certezza del rispetto delle regole e dell’etica in materia elettorale dovrebbe essere uno dei fondamenti di una vera democrazia: nel caso delle elezioni comunali casellesi del 2022 non c’è. Non è in discussione l’elezione di Marsaglia, ma sul come permangono nubi”.