Finale di manifestazione incandescente per gli esiti dei responsi. Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha scongiurato la rissa. Il Presidente Giorgio Fornero: “Per come è finita mi sento schifato di quello che è successo”.
di Cristiano Cravero
Cirè – La 13° edizione del Palio dei Borghi “La spada nella Rocca“ va in archivio ma con non poche polemiche per un finale che è divenuto a dir poco incandescente. Ripercorriamo le tappe principali di questa grande kermesse che si è aperta nella serata serata di venerdì 16 giugno con le cene nei rioni. Il giorno dopo, sabato 17 giugno, il Palio ha preso il via con il corteo storico per le vie del centro cittadino per giungere in viale Martiri della Libertà dove di fronte al palazzo comunale era stato preparato il terreno di gara per l’inizio delle competizioni. Nel giardino di Palazzo D’Oria è andato in scena la gara del Tiro con l’arco medioevale ed è stata vinta da Borgo San Martino, mentre su Viale Martiri andavano in scena le prime batterie di Tiro alla fune.
Ieri, domenica 18 giugno, l’epilogo della manifestazione, Alle ore 15 nei giardini di Villa Remmert il corteo storico ha mosso i suoi passi verso il centro città raggiungendo l’area dei giochi equestri per la conclusione delle sfide. Dopo le gare, che hanno visto in lotta ben dodici cavalieri, tra cui il Presidente della Spada nella Rocca Giorgio Fornero in forza a San Sudario, è stata disputata le finali del Tiro alla fune che ha visto prevalere i portacolori di Borgo Devesi. Con una quasi parità nel computo dei punti ottenuti fino ad allora la staffetta diventava l’ago della bilancia per l’assegnazione del Palio. La corsa sembra essere regolare ma un intoppo in uno dei cambi tra corridori ha dato successivamente vita al parapiglia finale. Un atleta di Borgo Rosetti, infatti, cadendo e facendosi male veniva sostituito da un tedoforo che già aveva corso in precedenza. Con l’ultimo tedoforo in corsa Borgo Rossetti trionfava nella corsa e per qualche minuto si aggiudicava l’edizione 2017.
Ma una contestazione dei responsabili dei Borghi facevano reclamo alla giuria dicendo che per regolamento Borgo Rossetti avrebbe dovuto schierare il tedoforo di riserva. Da li a poco la tensione sale sempre più e dopo svariati minuti e un consulto tra giudici di gara e il responsabili del Palio veniva presa la decisione di squalificare i Borghi Rossetti e Devesi per scorrettezze e dare il successo a Borgo San Martino. A questo punto lo scenario diventa nervoso con accuse e sfottò contro questa decisione. L’intervento delle forze dell’ordine ha scongiurato una quasi rissa tra le tifoserie con lancio di fumogeni che prontamente venivano spenti dagli addetti alla sicurezza. Passano i minuti e la tensione sale sempre più e dopo vari consulti la classifica cambia nuovamente: primo posto a pari merito Borgo Loreto e Borgo San Martino secondo Borgo San Sudario e terzo Borgo Devesi. La spada nella Rocca veniva consegnata ai Borgo Mastri e damigelle dei Borghi Vincitori. Con le foto di rito con la spada tra i borghi vincitori si è chiusa questa edizione dei record in fatto di presenze di pubblico che due giornate ha animato la cittadina ciriacese. A margine u commento del Presidente Giorgio Fornero: “Per come è finita mi sento schifato di quello che è successo dopo tanto lavoro che si era fatto per allestire questa edizione”.