
Roberto Tonini
Attraverso una serata-dibattito su vari temi, l’associazione ha raccontato un po’ di se stessa presentando anche il proprio capolista per la prossima tornata elettorale dell’11 giugno.
di Giada Rapa
Mappano – Non è mancata la partecipazione e il dibattito nella serata di presentazione dell’associazione Facciamo Mappano che si è svolta ieri presso la sala Lea Garofalo del CIM. “Una serata serena, collaborativa e edificante” l’ha definita Enzo Giammalva, coordinatore del gruppo, che ha fatto una breve introduzione dell’evento, raccontando un po’ la storia della nascita del gruppo. Particolare anche la disposizione delle sedie per il pubblico presente, a semiellisse, che “vuole rappresentare quello che è il dibattito in una condizione di democrazia partecipata”. “Portiamo una spilla con il nostro nome – ha spiegato Giammalva – perché abbiamo deciso di metterci la faccia in prima persona. Intendiamo esprimerci in una lista civica per tornare a una politica innocente che va riabilitata. Il nostro è un gruppo aperto alle idee e al confronto, per questo abbiamo deciso di affidarci a Roberto Tonini, una persona che ci ha resi più forti nel nostro cammino, pur facendo un percorso paritario con tutti noi”.
“La mia non è una candidatura che nasce dall’alto verso il basso, ma viceversa – ha affermato Tonini, Presidente uscente del Consiglio Comunale di Caselle. “Essa nasce da un percorso condiviso, dall’idea di avvicinare i cittadini alla politica. Il mio impegno è per il territorio, comunque vada. Sicuramente all’inizio ero titubante, perché è una scelta che comporta un impegno gravoso. L’impegno richiesto al futuro Sindaco è importante, poiché ci si troverà una porta dietro la quale ci sarà una scatola vuota. Tutto sarà da creare e ci sarà bisogno della collaborazione di tutti, anche dei comuni cedenti, tramite convenzioni” ha aggiunto il candidato Sindaco. Una serata che ha visto soprattutto di confronto, punto cardine di Facciamo Mappano, su varie tematiche legate al territorio. Ma si è discusso anche di contesa elettorale, del senso di comunità e del futuro del Comune, anche in termini tecnici, sul quale pendono i possibili ricorsi di Borgaro e Leinì.