La serata che si è svolta venerdì 24 marzo presso la Sala Lea Garofalo del CIM, è stata un’occasione per ricordare la strage di migranti avvenuta il 3 ottobre 2013 attraverso le testimonianze di profughi e soccorritori. Prossime rappresentazioni a Leinì e Borgaro.
dalla Redazione
Mappano – “È stato uno spettacolo molto coinvolgente”. Sono poche parole, ma ricche di significato, quelle pronunciate da Valter Campioni, Presidente del CIM di Mappano, per descrivere la pièce teatrale “Quel mattino a Lampedusa”, portata in scena venerdì 24 marzo dall’associazione Abala Lite nell’ambito del più ampio progetto “Acqua in Guinea Bissau”. La rappresentazione è stata realizzata con il patrocinio dei comuni di Volpiano, Caselle, Leinì e Borgaro e proprio questi ultimi due, nei mesi di aprile e maggio, promuoveranno l’opera sul proprio territorio.
La lettura scenica si è sviluppata attraverso le testimonianze dei sopravvissuti e dei soccorritori, soprattutto pescatori, presenti quella tragica mattina del 3 ottobre 2013, quando morirono 368 migranti e una ventina furono dati per dispersi a causa del naufragio di un’imbarcazione libica. Ma la serata è anche stato un momento di riflessione e di discussione sul fenomeno della migrazione. “Le motivazioni che spingono queste persone sono analoghe a quelle che spingevano, negli anni ’20 dello scorso secolo, i migranti dal Piemonte alle Americhe o negli anni ’60 dal sud al nord” ha commentato Campioni.