Il primo atto firmato dal commissario prefettizio riguarda la garanzia della continuità amministrativa per i cittadini del nuovo ente. L’accordo con Borgaro e Caselle.
di G. D’A.
Mappano/Borgaro/Caselle – In attesa di capire come saranno regolati i futuri rapporti con i Comuni cedenti territorio e abitanti, l’ex frazione si aggrappa alla sua unica certezza del momento: il CIM. Il Consorzio Intercomunale di Mappano, creato diversi anni fa dalle amministrazioni comunali di Borgaro, Caselle e Leinì (quest’ultima, però, da tempo non ne fa più parte) per assicurare l’erogazione dei servizi di pubblica utilità in favore della comunità mappanese, soprattutto in questa fase di transizione rimane centrale per scongiurare il blocco di queste prestazioni (che vanno dalla gestione delle strutture pubbliche all’arredo urbano, dai servizi scolastici a quelli culturali e ricreativi, dalla cura del verde pubblico a quella verso gli impianti sportivi).
E questo aspetto è stato ribadito nell’accordo firmato qualche giorno fa tra i sindaci di Borgaro, Claudio Gambino, e di Caselle, Luca Baracco, e il commissario prefettizio Giuseppe Zarcone, che in sostanza prevede di lasciare invariate le cose fino a quando non saranno firmate altre convenzioni o avverrà l’insediamento degli organi di governo (Sindaco e Consiglio Comunale) di Mappano. Inoltre da oggi in poi il commissario Zarcone parteciperà ai lavori dell’assemblea del CIM con diritto di voto. Infine il Comune di Mappano dovrà rimborsare a Borgaro e a Caselle i costi che questi sosterranno per garantire ed espletare questi servizi.