Valerio Nicastro, direttore del Gruppo Archeologico Torinese, ha illustrato le attività e le scoperte dell’associazione nel corso di una interessante serata culturale alla Biblioteca del CIM.
di Giada Rapa
Mappano – È stata una serata interessante e coinvolgente quella che si è svolta giovedì 13 aprile presso la biblioteca di piazza Don Amerano, ha visto come protagonista l’archeologia. A parlarne Valerio Nicastro, attuale Direttore del Gruppo Archeologico Torinese, che ha illustrato al pubblico presente le molteplici attività di cui l’associazione di volontariato culturale si occupa e attraverso le cui parole è facile intuire tutta la sua passione per la materia. La serata è iniziata innanzitutto con la definizione del termine archeologia, ovvero quello di “una scienza che cerca di ricostruire le civiltà del passato studiando la tracce materiali che tali civiltà hanno lasciato”, avvalendosi sempre più spesso di tecnologie e tecniche scientifiche. “È una scienza viva e non morta come si può erroneamente pensare, perché non serve soltanto a scoprire il passato, ma ci permette anche di riflettere su noi stessi e sulla nostra possibile evoluzione futura” ha esordito Nicastro, il quale si è poi focalizzato sulle diverse occupazioni del GAT. In primis la ricognizione del territorio, ovvero un esame visivo sistematico del terreno al fine di individuare tracce, per esempio cocci di ceramica, o altre testimonianze, effettuata da volontari autorizzati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali. Tra le ricognizioni più proficue effettuate dal GAT senza dubbio quella avvenuta nella cava di Verrua Savoia. E poi indagini archeologiche – come quella di Baldissera Torinese – campi estivi aperti ai più e ai meno giovani, attività di laboratorio, visite guidate, mostre documentarie – si ricorda in particolare quella permanente su “Torino Quadrata” all’Hotel NH Santo Stefano -, conferenze, gite culturali, e editoria, in particolare con la Guida Archeologica, giunta alla 4° edizione.
“Come tutte le associazioni di volontariato puro, ci tengo a sottolinearlo, il GAT agisce al fine di apportare benefici alla collettività relazionandosi con gli enti preposti alla tutela dei beni culturali. La nostra in particolar modo è formata da tantissimi appassionati in materia, ma non per questo intende sostituirsi o peggio rubare il lavoro ai professionisti. La nostra opera vuole concentrarsi in particolar modo sulla divulgazione presso la popolazione” ha concluso Nicastro. La prossima iniziativa che vedrà protagonisti i volontari del GAT si svolgerà nuovamente al CIM nella serata del 25 maggio. Per l’occasione, a trattare l’argomento, “Napoli e dintorni” sarà il Direttore organizzativo dell’associazione, Mario Busatto.