Mappano: male la sperimentazione della Linea 23, il bus che collega Villaretto, Mappano e Falchera


I risultati presentati da GTT nel corso della Commissione della Circoscrizione 6 dimostrano che gli utenti che ne usufruiscono sono pochi. L’assessore mappanese Tornabene ha quindi chiesto di valutare l’implementazione della Linea 46.

di Giada Rapa

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Già durante l’incontro di fine gennaio 2024, a solo un mese dall’inizio della sua sperimentazione, la Linea 23 per collegare Mappano, Falchera e Villaretto sembrava destinata ad avere una vita breve. Già allora erano emerse parecchie criticità tecniche legate alla tratta: tempi di attesa piuttosto lunghi – 45 minuti tra un autobus e l’altro – passaggi in orari che non coincidono con quelli di entrata e uscita degli studenti o dei lavoratori; la mancanza di un collegamento con il cimitero comunale mappanese.

A distanza di un anno, la Commissione organizzata dalla Circoscrizione 6 in via San Benigno a Torino, nella giornata di giovedì 21 novembre ha illustrato l’esito, poco confortante, della sperimentazione. GTT, alla presenza dell’assessora alla Mobilità della Città di Torino Chiara Foglietta, ha evidenziato che così come è stata organizzata la Linea 23 non ha riscontrato il favore degli utenti, e i pochi fruitori non giustificano i costi sostenuti e le proposte di variazione – come l’utilizzo di un autobus di dimensioni ridotte per poter raggiungere il cimitero mappanese e avvicinarsi ulteriormente a Stazione Stura, richiesto più volte dall’amministrazione – in primis per l’indisponibilità di mezzi adeguati. La decisione definitiva sul futura della 23 verrà presa nelle prossime settimane: nel frattempo, fino alla fine del 2024, il servizio rimarrà attivo per tutti i cittadini che ne avranno necessità.

“Durante il mio intervento – ha dichiarato l’assessore Massimo Tornabene – ho ringraziato per la sperimentazione attuata, ma ho anche confermato la disponibilità e l’interesse di Mappano a voler condividere con Torino e GTT una diversa destinazione delle risorse economiche a disposizione. Per esempio implementando le corse della Linea 46 specie nelle ore di punta, quelle maggiormente frequentate da studenti e lavoratori; creando una connessione che consenta ai mappanesi di raggiungere l’asse della Torino-Ceres per potersi recare a Borgaro, Caselle e Ciriè, dove sono presenti alcuni dei servizi essenziali, come quelli sanitari, per i mappanesi. Nei prossimi giorni invieremo una istanza a tutti gli enti interessati a partire dalla Agenzia Piemontese della Mobilità, l’ente della Regione Piemonte che finanzia e regola il trasporto pubblico locale”.


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