TORINO – Per tutto agosto è stata ampliata l’area di lavoro dove verrà realizzata la stazione Italia ’61. La protesta dei commercianti di zona.
di G. D’A.
Non c’è pace per gli abitanti e i commercianti che vivono e lavorano nelle vie Nizza, Caramagna e Farigliano. Da alcuni giorni, e per tutto agosto, è stato infatti ampliato il cantiere della metropolitana nell’area dove sorgerà la stazione Italia ’61, una scelta che, oltre ad apportare ulteriori cambi alla viabilità, sta aumentando i disagi di chi da oltre tre anni sta convivendo con questa pesante situazione. “In questi giorni – sostiene il portavoce dei commercianti della zona, Giovanni Tantimonaco – oltre ai lavori di scavi e asfaltatura che stanno compiendo Smat, Metroweb e Iren si è aggiunto questo ampliamento deciso da Infra.To. Al di là della scarsa comunicazione sugli interventi – aggiunge Tantimonaco – non c’è nessun coordinamento tra i vari enti per alleviare i disturbi ai cittadini e commercianti”.
Da parte sua, Infra.To, per spiegare i motivi dell’estensione cantieristica, a fine luglio ha reso pubblica una lettera, appiccicata anche su pali e transenne a modi volantino. “Al fine di poter migliorare l’accessibilità del cantiere Italia ’61 – si legge – e consentire l’esecuzione dei lavori in programma, l’appaltatore ha predisposto il progetto di modifica della viabilità di via Nizza, tra via Caramagna e via Farigliano. In particolare – prosegue la nota – si rende necessaria l’estensione dell’area di cantiere verso sud (…) a partire dall’1 al 31 agosto 2016”.
“Sull’ampliamento del cantiere – conclude però Tantimonaco – ho scoperto che serve per creare una sede di stoccaggio di materiale ferroso, mentre a noi è stato detto che era a scopo di trivellazioni da effettuare nel sottosuolo. Sono senza parole”.
Di parole, e non solo di quelle, avrà invece bisogno Infra.To per rispondere alle richieste avanzate nei giorni scorsi dalla Circoscrizione 8 sul rispetto dei tempi di conclusione dell’opera a dicembre 2017.