La protesta si è tenuta durante il pomeriggio di ieri, lunedì 17 luglio, in piazza Castello, davanti al Palazzo della Prefettura. Circa un centinaio i lavoratori presenti al sit-in.
di Sergio Motta
Torino – I sindacati dei lavoratori di Polizia SIULP, SAP, SIAP e SILPOL hanno manifestato ieri pomeriggio davanti alla Prefettura di Torino per chiedere la chiusura dei campi nomadi della città, a partire da quello di via Germagnano. Da anni, quasi quotidianamente, da queste aree si levano colonne di fumo nero, tossico, provocato dalla combustione delle guaine dei cavi elettrici bruciate per liberare il rame in esse contenuto. Le manifestazioni di cittadini residenti in zona non hanno ottenuto alcun effetto, visto che la situazione è rimasta immutata. Il problema, inoltre, non interessa soltanto la zona di Barriera di Milano o di Madonna di Campagna ma l’intera città poiché il vento spesso sposta la nube velenosa a distanza di chilometri.
I sindacati di polizia hanno posto ulteriormente l’accento sul fenomeno che li coinvolge direttamente, poiché quando si verificano gli incendi le forze dell’ordine vengono accolte minacciosamente dai nomadi. Ma il fatto da rimarcare è che se chi è preposto ad esercitare la potestà di imperio, prerogativa dello Stato, manifesta contro lo Stato stesso significa che qualcosa di grave si sta verificando. Ora sta al Prefetto Saccone incontrare le parti e, soprattutto, adottare le misure necessarie.