Torna la rubrica domenicale dedicata ai nostri amici cani e gatti. A curarla e a dare consigli utili una dottoressa veterinaria che opera sul territorio.
di Arianna Cannella
Un parassita comune dei nostri cani e gatti, in particolare dei cuccioli, è rappresentato dagli Ascaridi (Toxocara e Toxascaris), vermi cilindrici, simili a spaghetti, lunghi una decina di centimetri, vivono nel piccolo intestino nutrendosi delle sostanze ivi presenti. Il ciclo di trasmissione è oro-fecale, infatti il soggetto si può infestare ingerendo le uova eliminate nelle feci da un altro animale portatore, mangiando le feci stesse (la coprofagia è un problema comune nei cuccioli), o erba o terra da queste contaminate. Un’altra via di trasmissione è rappresentato dal passaggio attraverso la placenta o durante l’allattamento se la mamma è infetta. L’animale si può infestare anche cacciando e mangiando piccoli roditori infestati, i quali fungono da ospiti intermedi (ospitano le larve nel loro organismo).
CICLO VITALE – Una volta ingerite, le uova raggiungono l’intestino dell’ospite dove si sviluppano diventando larve; queste migrano fino ai polmoni, per questo spesso quando un cucciolo è infestato dagli ascaridi presenta il tipico alito agliaceo, quindi le larve tornano nell’intestino, diventano adulte e producono le uova che verranno eliminate nell’ambiente tramite le feci, dove possono rimanere infestanti anche per anni.
DIAGNOSI E SINTOMI – Si possono talvolta vedere i vermi nelle feci o in casi più rari anche nel vomito, quando il paziente è altamente infestato, ma in genere per sapere se il proprio cane o gatto sono affetti da questa parassitosi è necessario effettuare un esame coprologico (esame delle feci), presso il proprio veterinario, in modo da poter riscontrare le uova degli Ascaridi al microscopio: l’ascaridiosi può esser associata a diarrea, talvolta vomito, crescita stentata, a volte forme respiratorie, nei cuccioli molto piccoli può causare anche ostruzione intestinale, ma spesso possono non esser presenti sintomi (infestazione silente). Gli Ascaridi possono infestare anche gli esseri umani con una patologia conosciuta come “larva migrans”: l’essere umano, adulto o bambino, ingerisce terriccio contaminato dalle uova di questi parassiti, all’interno dell’organismo ospite, le uova diventano larve e migrano in vari distretti organici, tra cui fegato, occhio.
TERAPIA – La terapia consiste nell’assunzione di farmaci specifici per l’eliminazione dei vermi tondi (o nematodi). Il vermifugo può essere in forma di compresse, tavolette a base di carne, soluzione orale o formulazioni spot-on. In seguito all’assunzione del farmaco, è possibile vedere i vermi nelle feci, quando questi sono abbondanti o non vedere nulla, perché nel caso in cui i parassiti fossero numericamente bassi, vengono digeriti dall’intestino dell’ospite. L’esame coprologico deve essere ripetuto durante i primi mesi di vita dell’animale, in modo da verificare che siano state eliminate correttamente sia le forme adulte sia quelle larvali.